Firenze – Passa in consiglio comunale una mozione particolare, che in questo momento di difficoltà estrema della società fiorentina e nazionale ha un significato importante. Presentata dai consiglieri di Spc, Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, raccoglie un grido di dolore. Fuori da Palazzo Vecchio, mentre è in corso il consiglio comunale, arrivano loro: gli ultimi,quelli per cui non è previsto niente. Non hanno residenza a causa del fatto che spesso vivono in abitazioni occupate, l”unico modo sostenibile che hanno per avere un tetto sulla testa. A volte, l’hanno persa per altri motivi, non hanno presentato i documenti in tempo, non sono andati, spesso per motivi legati alle loro vicende personali, a firmare nella famosa residenza fittizia di via del Leone. Ma non è solo questo. E’ un problema più largo che riguarda il numero degli alloggi popolari, la scarsità di risorse stanziate per il contributo affitti, le risposte insufficienti alle richieste fondamentali per l’esistenza umana: dalla residenza, alla casa, al lavoro. Ecco qualche numero: nel 2019 il Comune di Firenze ha ricevuto più di 1100 domande di contributi in conto affitto; nel 2020, per il bando relativo all’emergenza Covid-19, sono state presentate 3495 richieste, a cui si aggiungeranno quelle per il bando ordinario. Al momento, secondo quanto riportato dai sindacati inquilini, le famiglie in attesa di casa da bando Erp sono circa 2mila. La protesta riguarda tutto questo, fino ad arrivare ai problemi più tecnici, burocratici, quelli ad esempio del centralino sempre occupato o che non risponde, o della segreteria sociale che non risponde se non dopo mezz’ora di tentativi. Eppure la maggior parte delle persone rappresentate dal presidio odierno in qualche modo lavora. Sottopagati, senza contratto. In pratica, sono gli invisibili. Il presidio, organizzato dal Movimento di Lotta per la Casa, Unione inquilini, Rete Antisfratto Fiorentina, Rifondazione Comunista, Sportello Solidale, Gruppo Casa di Campi, i sindacati di base, Fronte di Lotta No Austerity (porta la propria solidarietà Francesca Conti, di perUnaltracittà) stende i cartelloni, racconta vicende, avanza richieste. Sotto il sole implacabile di luglio, in attesa. Attesa, alla fine, premiata: il consiglio comunale vota a maggioranza (8 astenuti, nessun voto contrario) una mozione che raccoglie i punti fondamentali della protesta.
Punti principali della mozione, che ricorda la situazione critica che si sta verificando in città sia sul fronte del lavoro che di quello della casa anche in seguito all’emergenza covid, che ha reso ancora più esplosiva una situazione già deteriorata (da sottolineare il fatto che già a marzo 200mila nuclei famigliari si trovavano in stato di morosità incolpevole) è l’impegno assunto dal consiglio di “richiedere al Parlamento e al Governo una proroga degli sfratti per morosità incolpevole almeno fino a settembre 2021; al governo e alle regioni un rifinanziamento dei fondi di contributo agli affitti, di fronte al progressivo e significativo aumento delle richieste, evitando così una crescita esponenziale delle morosità incolpevoli; una semplificazione e un accorpamento delle diverse procedure previste per il sostegno all’affitto e per il contrasto alla morosità incolpevole, sia sul fronte dell’accesso alle procedure, che tenga conto del divario digitale tra la popolazione, che su quello dei tempi di erogazione dei contributi; l’individuazione, entro due mesi, di un primo elenco degli di immobili pubblici inutilizzati e compatibili con finalità residenziali, per poter agire sul bisogno della casa senza ipotizzare ulteriori consumi di suolo e riutilizzando in tempi rapidi un patrimonio dismesso”, oltre a “monitorare l’evoluzione del disagio abitativo in città, informando costantemente le commissioni competenti e il Consiglio comunale, a partire dalla condivisione dell’analisi puntuale delle domande arrivate per i bandi di contributo all’affitto, promuovendo un’indagine approfondimento con gli uffici competenti per comprendere da un lato la reale domanda e dall’altro l’entità del suo soddisfacimento”. Una carta dei compiti che viene accolta con soddisfazione dal presidio, che ha atteso per ore sotto il sole di luglio il risultato. “Un passo importante – dicono dal Movimento di Lotta per la Casa – che potrebbe, se attuato tempestivamente, contrastare con efficacia non solo il disperato bisogno di alloggi che preme ormai anche su fasce finora reputate al sicuro dall’emergenza abitativa, ma anche prevenire la morosità in cui le famiglie in stato di bisogno rischiano fatalmente di incorrere, oltre a quelle per cui il disagio è ormai realtà”. Del resto, continua, “Se il Comune, visto il bisogno impellente, non penserà anche a requisizioni di grandi beni immobiliari (fra cui le banche), si passerà alle requisizioni popolari, anche perché, la gente, in mezzo alla strada, non ci può stare”.
D’altro canto, non si può dimenticare che a settembre , come già scritto su queste pagine, ci sarà la “botta” delle esecuzioni immobiliari, se il blocco degli sfratti non sarà prorogato. E alle domande inevase del bando Erp, potrebbero aggiungersi le migliaia di persone che hanno richiesto i contributi straordinari e che non ottenendoli, sono già a rischio morosità. Attesi, dal Tribunale di Firenze, circa 1200 sfratti alla ripartenza.
Del resto, a testimoniare di come il problema della casa sia ormai uno dei problemi più scottanti in esame al consiglio comunale, è stata la risposta dell’assessore alla casa Andrea Vannucci, avvenuta qualche ora prima in relazione alla domanda d’attualità posta da Bundu-Palagi, in cui l’assessore aveva riassunto alcuni dei punti dibattuti nella riunione del Lode fiorentino tenutosi qualche giorno fa. Fra questi infatti, Vannucci ha specificato la volontà di procedere velocemente all’utilizzo di due milioni e mezzo di euro per intervenire negli alloggi sfitti del Comune di Firenze degli altri Comuni del Lode. “La delibera dell’assessore regionale Ceccarelli prevede un acconto immediato per i comuni che approveranno velocemente la delibera – spiega Vannucci – mentre per gli anni successivi verranno presi in considerazione i risultati. L’intenzione del Lode fiorentino è quella di velocizzare il più possibile gli interventi. Senza dimenticare la possibilità, al momento alo studio, di attingere al super bonus. Inoltre, stiamo lavorando anche sul bando Erp per aprirlo subito dopo l’estate, pur consapevoli che le assegnazioni stanno comunque andando avanti. Con l’assessore Del Re, con il sindaco, la giunta e il consiglio poniamo il tema dell’aumento e della disponibilità degli alloggi Erp, nodo che dobbiamo esaminare anche con lo strumento urbanistico. Stiamo cercando di finanziare al massimo il contributo ordinario per l’affitto, insieme ai sindacati”. Ma il punto forse di maggiore e particolare importanza è, in sintesi, proprio quello dell’aumento degli alloggi popolari.
Foto: Luca Grillandini