Firenze – Il Cinema Stensen riapre giovedì 22 settembre alle 21.00, con la sinfonia visiva di Spira Mirabilis. Saranno presenti i registi, Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, a lanciare l’uscita del film dopo il Festival di Venezia e a rispondere alle domande del pubblico.
Sabato 24 alle 17.00 e lunedì 26 alle 20.30, l’omaggio a Michael Cimino con il restauro dei Cancelli del cielo, grande affresco dell’America western di fine ‘800. Da martedì 27, il pionieristico documentario La teoria svedese dell’amore di Erik Gandini, sulle nuove possibili frontiere delle relazioni d’amore.
Venerdì 30 settembre il primo spettacolo del documentario di approfondimento sull’artista cinese Ai Weiwei. Da giovedì 29 settembre il film antropologico El abrazo de la serpiente, nominato all’Oscar per miglior film straniero nel 2016.
Domenica 2 ottobre il documentario sui fratelli Lumière, realizzato montando ben 114 film restaurati. Un evento con I volti della Via Francigena a inizio ottobre.
Film
(da) giovedì 22 ore 21.00
Spira Mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti(Italia/Svizzera 2016, 121′) – alla presenza dei registi
“Una visione cosmologica, un film tra Spielberg e Malick, con grande potenza concettuale e splendore visivo”. Così Alberto Barbera, direttore del Festival di Venezia a cui il film ha appena concorso. Il racconto dell’aspirazione all’immortalità attraverso i 4 elementi della natura, in un’orchestrazione per immagini che mette lo spettatore di fronte alla parte migliore di sé.
sabato 24 ore 17.00 e lunedì 26 ore 20.30
I cancelli del cielo di Michael Cimino (Usa 1980, 216′) vosott ita – restaurato
Un omaggio al regista recentemente scomparso con il suo monumentale western in versione restaurata. Un magnifico affresco dell’America di fine Ottocento, portata sul grande schermo con immagini e suoni dall’approfondita veridicità storica.
(da) martedì 27 ore 21.15
La teoria svedese dell’amore di Erik Gandini (Svezia 2015, 90′)
Un pionieristico documentario del regista italo-svedese, famoso per Videocracy, che stavolta mostra come anche le virtù (l’indipendenza e l’autonomia sociale nordeuropea), se portate all’estremo, possano trasformarsi in vizi. Soluzioni? Gandini non si tira indietro e offre uno sguardo sulle tendenze che stanno emergendo quali nuove possibili frontiere dell’amore.