La fatidica telefonata da Roma non è ancora arrivata, ma pare che sia questione di ore l’ufficializzazione della candidatura a sindaco della presidente di Confcommercio Donatella Prampolini. Pare che il via libera da parte del presidente nazionale dell’associazione Carlo Sangalli non sia in discussione ma la strada per la Prampolini sembra tutt’altro che spianata. Le acque nel centrodestra, infatti, sono piuttosto agitate e al momento la convergenza su un candidato unico sembra lontana. Anche all’interno di Forza Italia si registrano divisioni, con una parte del partito che lancia la candidatura di Anna Maria Terenziani, consigliere comunale e candidata alle ultime elezioni politiche nella lista del Mir di Giampolo Samorì. Negli ultimi giorni ha preso quota anche il nome dell’ex coordinatore provinciale del Pdl Massimo Camurani.
L’entusiasmo con cui è stata accolta l’ipotesi della candidatura della Prampolini, dunque, non trova piena corrispondenza nella realtà. I berlusconiani reggiani infatti sono ancora alle prese con le divisioni che risalgono all’ultimo congresso provinciale del Pdl e alla difficile fase che ne è seguita con l’azzeramento della cariche e il ritorno a Forza Italia. Un tentativo di mediazione lo stanno facendo Fratelli d’Italia con Alberto Bizzocchi
Al momento, dunque, nulla è scontato anche perché la presidente di Ascom ha lasciato intendere di essere disponibile a lasciare la guida dell’associazione solo se il centrodestra converge compatto su di lei con l’obiettivo dichiarato di puntare al ballottaggio.
Situazione complessa anche sul fronte delle liste civiche: l’idea di rinunciare al proprio candidato – circola con insistenza il nome dell’avvocato Nino Ruffini – non piace a Grande Reggio e Progetto Reggio, le due civiche alleate. In cambio della rinuncia al proprio candidato hanno posto una condizione difficilmente realizzabile ovvero che all’interno della coalizione non siano presenti simboli di partito. Proprio alle civiche si è nei giorni rivolto Massimo Palmizio, coordinatore regionale di Forza Italia, dalle colonne di Prima Pagina: “Andando da soli regalano l’eventuale ballottaggio ai Cinquestelle. Se pensano di andare a sinistra lo dicano subito, ma saranno la mosca cocchiera della sinistra. Se vanno da soli fanno il gioco della sinistra”.