Firenze – La Federazione italiana gioco calcio mette a disposizione delle autorità fiorentine, impegnate nella lotta contro il virus, il Centro tecnico federale di Coverciano costruito nel 1958 per volere del Marchese Ridolfi e di cui il primo direttore fu Ottavio Baccani (negli anni successivi è stato notevolmente ampliato).
Il presidente Giacomo Gravina ha comunicato al sindaco di Firenze Dario Nardella che l’albergo all’interno del Centro (una quarantina di camere) riservato alle nazionali azzurre, può ospitare persone sottoposte a sorveglianza sanitaria e per allestire, se necessario, posti letto anche nell’ampia e accogliente palestra. Ospita già una sezione dei Vigili del fuoco.
“Il mondo del calcio – dice Giacomo Gravina – sta dimostrando grande sensibilità e forte senso di responsabilità. Siamo tutti scesi in campo contro l’emergenza, Federazione, leghe, club calciatori ed allenatori raccogliendo fondi per combattere il virus. La salute è il bene primario che va tutelato per questo la Federcalcio apre agli italiani in difficoltà il Centro tecnico di Coverciano. Ora non si gioca al calcio – conclude il presidente federale – e per tornare a farlo vinciamo insieme la partita più importante contro il coronavirus”.