Il Cavaliere Blu

Da Buco del Signore al mondo il cortometraggio d’animazione “made in Reggio” The Blue Knight, storia di un colore

“Racconto epico tra storia e arte, che narra la corsa di un cavaliere blu, dai barbari ai giorni nostri, fino alla nascita del colore più amato al mondo, il blu”. E’, questo, l’incipit di un’opera dall’orgoglio reggiano che sta colorando l’Emilia: si parla del cortometraggio d’animazione ‘The Blue Knight – Storia di un colore’. A Reggio, nel quartiere di Buco del Signore, un team di 20 persone tra illustratori, sceneggiatori, animatori e registi lavora da un anno ad una piccola factory, tenace e visionaria, che narra la storia del colore blu in modo poetico ed evocativo, raccontando le gesta di un personaggio mutaforma. All’inizio il Blu è una pietra, si trasforma numerose volte fino a diventare, ad oggi, un colore. Rifiutato da Greci e Romani, attraversa la storia in competizione con i colori rivali, tra cui il nero, il rosso, il bianco, per poi diventare protagonista dell’odierno. Solca i mari, colora i cieli giotteschi, appare nei mosaici di Ravenna e nelle ceramiche di Faenza, lo si ritrova nelle tavolozze di pittori del calibro del giapponese Katsushika Hokusai e di Vincent Van Gogh come blu di Prussia, fino ad arrivare al 1961 quando l’astronauta russo Jurij Gagarin, primo uomo a volare nello spazio, pronuncia la storica frase: ‘La Terra è blu! Che meraviglia, è incredibile’.

The Blue Knight è una storia d’avventura che guarda all’immaginario intramontabile degli anni Sessanta, sfoggiando un design e un’animazione costruiti come se fosse realizzato da un disegnatore di quell’epoca, ricordando i prodotti del tempo. L’opera, nella mente dei suoi creatori, non è solo un singolo cortometraggio ma il primo capitolo di un progetto molto più ampio e ambizioso: la sua funzione è, infatti, quella di episodio pilota di una serie, ‘The Colors’, che ricostruirà la storia di altri colori e da cui verranno tratti anche una versione educational e un libro illustrato. Sostenuto in parte da Emilia-Romagna Film Commission con 24.500 euro, primo tra le opere finanziate dalla Regione, realizzato da Delicatessen e prodotto da Azabache Films, Il Cavaliere Blu vorrebbe, come sogno più grande, riuscire a dare ai giovani l’opportunità di crescere professionalmente attraverso la sua realizzazione: un sogno che potrebbe trovare a Reggio Emilia le sue radici e fare della città un polo europeo dell’animazione. Prodotto artistico di respiro internazionale, il cortometraggio è realizzato con tecnica di animazione 2D e cut motion, tra l’artigianato e la dimensione semi-industriale, per tematica, stile narrativo e design. Nel 2020, proprio quando la Pantone decreta il Classic Blue colore dell’anno, sbarcherà nei principali festival che consentono di qualificarsi per l’Oscar e sarà presentato nei maggiori mercati internazionali.
Ideatrice e regista dell’opera è l’illustratrice reggiana Cristiana Valentini (Italia 1, La7, MTV, Real Time, Sky e Rai Yoyo) che è alla guida del progetto insieme all’argentino Fabian Ribezzo, fondatore della casa di produzione Azabache Films (Selezione Oscar 2015 per “A Tropical Sunday”). Il team del Cavaliere Blu attinge ai migliori talenti della Scuola Internazionale Comics di Reggio Emilia, un punto di riferimento per le arti figurative e grafiche in Italia. Una squadra prevalentemente al femminile, di under 30 e tutti emiliano-romagnoli: sei illustratrici, un’esperta di pubbliche relazioni, e tre animatrici; la compagine maschile è formata invece da un illustratore, che ha impostato i primi colori e le basi per strumenti e pennelli, e quattro animatori capitanati da Luca Zecchi.

“Sono partita dal blu perché è il mio colore preferito, in particolare il blu elettrico – ha raccontato Cristiana Valentini, graphic designer, art director (Delicatessen) ed autrice del progetto, durante la presentazione al Teatro Valli – ed è facile cominciare con qualcosa che ti piace e ti seduce. Nasce tutto da un’idea: un protagonista, il colore blu, che attraverso numerose metamorfosi percorre le epoche, dal tempo dei romani al ‘900, diventando, alla fine, un colore, tutto in 6 minuti. Nessuno finora ha mai raccontato per immagini la storia del colore trattandolo come un personaggio. Il blu, poi, ha assunto diverse valenze a seconda del tempo: temuto e considerato prezioso in passato fino a diventare oggi il più amato al mondo. All’episodio hanno lavorato 18 persone per un costo che ammonta ad ottantamila euro finanziati dalla Regione per aver vinto il primo posto in Italia. Siamo alla ricerca di mecenati, realtà produttive e culturali che sposino una causa: quella di tenere “in casa” le migliori professionalità del territorio, spesso costrette a trasferirsi all’estero per poter lavorare con continuità, per tenere alta la bandiera di Reggio Emilia e dell’Emilia-Romagna nel mondo”.

“Abbiamo deciso di produrre The Blue Knight senza nemmeno vedere un’immagine, fidandoci totalmente di Cristiana – ha continuato Fabian Ribezzo, regista, sceneggiatore, animatore e produttore del cortometraggio (Azabache Films) -. È bastato ascoltare il racconto del soggetto per entusiasmarci. Truffaut diceva che per ogni film bisogna aspirare agli Oscar: io so che The Blue Knight andrà agli Oscar perché è la seconda volta nella mia vita che ho questa certezza. Compito di un artista è, tra gli altri, soddisfare le richieste dei clienti, ma il Cavaliere Blu è stata una pausa artistica in cui abbiamo provato un piacere personale. Un processo creativo, un racconto a cui è stato dato il titolo in lingua inglese per donargli un respiro universale ma creato e prodotto in Emilia-Romagna da collaboratori emiliano romagnoli. E’ un nostro merito e desideriamo vantarci del suo successo nel nostro territorio. Noi crediamo che questo progetto possa andare lontano, puntando ai grandi festival, tra cui quello di Cannes, perché le potenzialità ci sono tutte, essendo in sintonia con la produzione internazionale. Quando si fa un film si crea una piccola famiglia e la possibilità di trasformare la vita ordinaria in qualcosa di bello”.

“L’animazione è un’impresa ardua, ma questa è stata un’esperienza unica – ha affermato Luca Zecchi, animatore del team di The Blue Knight -. Il tipo di animazione è fluido, in cut motion, quel tipo di animazione dove i personaggi vengono spezzati in elementi principali con uno scheletro comune. Rispetto all’animazione tradizionale in cui si disegna ogni fotogramma, si affronta qui la grande difficoltà di muoversi tra storia ed arte, in una costante fase di ricerca: una grande avventura”.
“Un design allo stesso tempo classico e sofisticato per godersi una scelta tecnica che valorizza anche una scelta artistica – ha concluso Matteo Casali docente e Direttore Creativo della Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia -. Siamo sul territorio da undici anni, formiamo dei professionisti e ci crediamo una risorsa per la città. Crediamo molto nel territorio, c’è tanta creatività che passa inosservata”.

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