Il “caso” Natalia Maramotti scuote sala Tricolore…

Vivace polemica in consiglio dopo le richieste di dimissioni dell’assessore (poi bocciate). Il sindaco profetizza ai grillini la loro prossima sconfitta elettorale, Andrea Capelli fa letteralmente a pezzettini la mozione…
capelli
Il capogruppo Pd Andrea Capelli

Seduta al calor bianco in consiglio comunale sempre sui temi della competenza e delle conseguenti richieste (dai pentastellati) di dimissioni di assessori e dirigenti con scene mai viste prima. Innanzitutto il sindaco Luca Vecchi che ha perso le staffe ed è sbottato (verso i pentastellati) in un “Il vostro atteggiamento è inammissibile. La città non vi segue, avete perso le elezioni e le perderete ancora“.

Poi il capogruppo Pd Andrea Capelli che ha preso il foglio con la mozione dei Cinque Stelle contenente la richiesta di dimissioni dell’assessore Natalia Maramotti e del dirigente Antonio Russo (che è anche comandante della Municipale) e lo ha strappato davanti a tutti.

Il casus belli è stato offerto, come detto dalla mozione con cui i pentastellati di Norberto Vaccari chiedevano il ritiro delle deleghe alla Maramotti e la rimozione di Russo “per incapacità” a seguito dei fatti della sagra di San Prospero con la guerriglia urbana scatenata per alcuni minuti da alcune decine di venditori abusivi africani che avevano preso d’assalto il centro storico, arrivando a stendere la loro merce taroccata proprio sotto il Municipio.

“Dobbiamo registrare una novità – ha detto il sindaco – Prima le opposizioni venivano in consiglio con argomenti e proposte, e c’era un dibattito serio sia pure da posizioni distinte, ma francamente che oggi le opposizioni chiedano le dimissioni di un assessore e di un dirigente un giorno sì e l’altro pure, è inammissibile”.

Il capogruppo 5stelle Norberto Vaccari ha così replicato: “Non si era mai sentito in quest’aula un discorso tanto basso e squallido – ha detto il capogruppo 5 Stelle – Avete vinto le elezioni? Bravi. Ma non potete raccontare favole, con questa mozione mettiamo in evidenza la mancanza di sicurezza legalità, parola questa che avete rimosso dal vostro vocabolario. Stasera abbiamo visto un sindaco debole e fragile, invece la città ha bisogno di un sindaco sereno e tranquillo che governi con legalità”.

La presidente del consiglio Emanuela Caselli ha invece respinto il voto segreto mentre la consigliera grillina Alessandra Guatteri continuava a leggere il regolamento ad alta voce.

Il voto palese si è concluso con 19 voti contrari alla mozione e 11 favorevoli.

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