Firenze – L’Arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori tra i migranti, i detenuti e tanta gente comune che ha recitato alcune terzine della Divina Commedia sul Campanile di Giotto.
L’Arcivescovo ha infatti voluto assistere all’ultima replica di un originalepercorso scenico e corale dedicato al tema del volo nella Divina Commedia che ha visto come ‘attori’ migranti, detenuti, rifugiati e persone in situazioni di disagio assieme a gente comune. Per due giorni, all’alba e al tramonto, il 24 e il 25 giugno, 2 compagnie di una quarantina di persone ciascuna ha recitato le parti del poema nelle quali Dante parla degli uccelli, del volo e degli angeli, dell’esperienza nel mondo e del desiderio dell’uomo di andare oltre i propri confini.
La rappresentazione, intitolata ‘PIUME Dante|2021 legato con amore in un volume ciò che per l’universo si squaderna’ è una produzione dell’Associazione Culturale Culter (regista Franco Palmieri) realizzata col contributo del Comune di Firenze – Estate Fiorentina, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Brunello Cucinelli, Mazzanti Piume e la collaborazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore.