Firenze – Dopo il successo delle tre precedenti date torna all’ObiHall di Firenze il Caravaggio di Vittorio Sgarbi. Lo spettacolo che registra oltre 5000 presenze solo nel capoluogo toscano, si conferma una delle produzioni rivelazione della stagione. Sgarbi coinvolge ed ipnotizza il pubblico attraverso un affabulazione intorno al genio tempestoso di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio.
Lo spettacolo trova il suo completamento nelle musiche di Valentino Corvino e nelle immagini delle opere più rappresentative del pittore lombardo curate dal visual artist Tommaso Arosio.
Sgarbi con la sua grande abilità di affabulatore dà il suo personale ritratto del “pittore della realtà” con cui “la vita diventa arte” mentre “truffatori, malati e peccatori sono i veri protagonisti delle sue opere”.
“Caravaggio – osserva il critico d’arte – è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento”.
“Caravaggio – prosegue Sgarbi – viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio.”
L’appuntamento per gli appassionati è dunque martedì 2 maggio, alle 21, all’ObiHall di Firenze.