Firenze – Si sta concludendo la produzione de Il Cammino di ferro, una fiction di ambientazione medievale, in quattro episodi nata da un’idea progettuale di Aron Chiti (presidente di REGES Rete Europea Gruppi Eventi Storici). Un film storico che ha anche l’intento di “valorizzare” i territori più belli e ricchi di fascino storico e folkloristico della nostra regione .
Abbiamo incontrato Aron Chiti (che interpreta la parte del protagonista Brando vittima di una complotto ordito da un infido consigliere di corte) per parlare di questa produzione televisiva che ha impegnato uno staff artistico e tecnico di oltre trecento persone.
Il Medioevo ha un suo fascino particolare ma quanto contribuisce ad accrescerlo l’ambientazione lungo la via Francigena?
“La Via Francigena o per meglio dire Le Vie Francigene per la presenza di fasci ramificati di varianti che percorrevano i territori dell’epoca, dona un fascino aggiuntivo alla storia dei personaggi e al contesto storico, indubbiamente. La Via era percorsa da pellegrini in viaggio verso Roma ma anche eserciti interi la percorrevano negli spostamenti di massa, inoltre era arteria fondamentale di traffici mercantili e “uomini d’arme e di coltello” in cerca talvolta di gloria, più spesso di sopravvivenza a discapito del prossimo. Lo scambio tra popolazioni, il confronto tra culture diverse dell’antico continente, le piccole egrandi scoperte tecnologiche che si passavano di pellegrino in pellegrino, di soldato in soldato di mercante in mercante.. e tutte le storie e i racconti che attraversavano la Via accompagnati dai “portatori” vari per estrazione sociale e morale.. fanno in sintesi di quest’ambientazione un unicum di fascino e tradizione, di realismo crudo come di misticismo e fantasie fiabesche in un mondo medievale intriso di superstizione per il quale sognare e sperare erano parte integrante della vita di borghi e città”.
Una variante della Francigena è la Via butese, da Pisa ad Altopascio –Fucecchio..alcune scene particolarmente suggestive sono state girate nei boschi attorno a Buti.
“Sì.. per l’esattezza il secondo set realizzato. In quell’episodio un manipolo di soldati guidati dal Conte Brando del Grifo (uno dei protagonisti della serie) si inerpicano sulla montagna oltre il Colle dei Nibbi per sgominare un gruppo di mercenari accampati. Avevamo l’esigenza di raccontare per immagini il nostro territorio, la natura, l’atmosfera ma anche di far sognare senza rischiare di cadere in un epic-fantasy modello U.S.A. genere molto apprezzato ma non in linea col nostro prodotto. In un sopralluogo abbiamo avuto modo di apprezzare la localizzazione di Buti e della meravigliosa quanto scenicamente selvaggia natura che lo circonda! Chiedemmo di poter visionare alcune strade e sentieri subito sopra il paese rimanendone molto colpiti. La sera parlai con tutta la Produzione, e come regista chiesi di chiudere i sopralluoghi per quelle scene.. avevo trovato i miei “Nebbiosi Monti Gelati” come cantavano gli hobbit… (ndr dal romanzo di Tolkien – Lo Hobbit)”.
Quali altre location della prima parte?
“Vi sono state altre location di incredibile fascino come nel caso dell’altro gioiello storico vicino dove abbiamo girato, Vicopisano, e poi Montecarlo di Lucca, la rocca di Ripafratta, i colli di Crespina e Lorenzana, Mirteto ad Asciano, la fortezza della Verruca, ecc.. ogni volta raccontati a metà tra la filologia storica e la fiaba tipica del Ciclo Arturiano. Tutto ciò comunque avràampio risalto dei “Contenuti Speciali” già considerati nei DVD che usciranno dopo la prima TV del 2017.. lì potremo raccontare ancora meglio storia, tradizioni e curiosità del progetto e dei paesi protagonisti”.
Molte scene d’azione e momenti drammatici … un film storico con un ritmo da thriller?
“Se dovessi sintetizzare il genere sinceramente non saprei che parole usare.. Ne IL CAMMINO DI FERRO si possono trovare piaceri per tutti i palati.. con una base di non pretenzioso colossal storico che accompagna ogni atmosfera, ogni azione. Il ritmo penso sia una delle perle del prodotto.. che riesce a rallentare quando serve per approfondire trame e misteri, per poi scatenarsi in galoppate e fughe a perdifiato tra frecce che sibilano e soldati che gridano. Rispetto alla prima sceneggiatura iniziale ci siamo evoluti parecchio: lo spettatore può trovare il momento di epicità drammatica come la risata non troppo distante ( che sdrammatizza e rende più credibile il contesto tutto toscano..), ma anche qualche scossone improvviso tipico dei thriller e per i teneri di cuore.. qualche bella storia d’amore in salsa medieval-noir… cioè “mai fidarsi delle apparenze”…..
Ma come è nata l’idea?
“..Nasce dalla mia insonnia.. un insonnia quasi piacevole.. fatta di nottate creative mescolando 25 anni di passione e approfondimenti sul periodo con l’amore viscerale per il cinema quanto per il teatro. Sono da sempre un appassionato di rievocazione storica.. avendo però sempre sentito l’esigenza di raccontare di più.. di contestualizzare periodi e luoghi con le donne e gli uomini che vi hanno abitato e vissuto per secoli modificando con le loro azioni non solo il territorio, ma l’intera cultura locale. Metteteci anche che per diletto insegno scherma medievale e arco storico da 10 anni.. e che ho creato decine di spettacoli di teatro storico/farsesco per moltissimi eventi folkloristici non solo della nostra regione.. e che, soprattutto, ho avuto la fortuna di trovare tantissimi professionisti e amici dalle varie formazioni tecniche che mi hanno seguito in questa “appagante follia”, chiudete il tappo, agitate bene, e IL CAMMINO DI FERRO è servito..!…”.
Quando sarà completata la prima serie? … cosa caratterizzerà l’ultimo episodio ?
“Le riprese della prima serie pilota sono finalmente concluse. Nell’estate 2016 abbiamo girato il secondo capitolo dei 4 dal titolo “Cattivi Maestri”che avevamo lasciato per ultimo per esigenze tecniche. Ad oggi abbiamo 4 capitoli da 35/40 minuti che racconteranno come tutto nacque, presentando personaggi , luoghi e inizio della trama centrale dalla quale si snodano puntata dopo puntata decine di sottotrame. Direte “allora ci siamo?!” … no.. non ancora… perché i montaggi di tutte le scene di ogni puntata stanno richiedendo sforzi e tempi non da poco.. per non farsi sfuggire niente e rendere merito ad un impegno di 24 mesi portato avanti forse da più di 300 persone considerando tutti, dai tecnici agli attori, dalla produzione alle manovalanze.. Ovviamente se avessimo potuto contare su budget superiori forse oggi sarebbe tutto già pronto.. ma miracolosamente viste le risorse che avevamo a disposizione (90 mila contro i quasi 200 mila euro preventivati..) siamo riusciti a girare tutti gli episodi (che addirittura da 3 sono divenuti 4..).. certo ad oggi abbiamo grattato il fondo del barile, e il lavoro volontario di tanti professionisti locali e nazionali non può durare ancora a lungo.. quindi la necessità di uscire il prima possibile in TV è fondamentale per poter attrarre altri produttori senza rischiare di svendere l’intero prodotto a chi di questo settore conosce virgole e clausole impensabili… Siamo nati dal nulla, ci abbiamo creduto come poche volte si può ottenere da un gruppo così vasto.. abbiamo cominciato già ad avere molte gratificazioni.. ma si sa.. l’appetito vien mangiando.. e noi di fermarci non abbiamo nessuna voglia. Quindi ogni sostegno, ogni aiuto, ogni telecomando che si sintonizzerà su questa fiction potrebbe essere determinante. Per adesso tutti gli appassionati e curiosi possono andare sulla pagina di Facebook de Il Cammino di Ferro per essere informati costantemente e vedere qualche clip video “rubata” qua e là dai montaggi… e come dice il narratore fuori campo (dalla splendida voce di Paolo Giommarelli) al termine di ogni episodio, noi proseguiamo “un passo dopo l’altro.. lungo Il Cammino di Ferro !!…”.