Tutti vogliono sapere ma le ultime ore del decreto legislativo sulla delega fiscale, quello del presunto regalo a Berlusconi in materia di evasione per via del tetto del 3%, è avvolto nel più fitto mistero.
Non fosse che un retroscena del quotidiano la Repubblica svela un episodio che vede proprio il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio protagonista di un gesto insolito: il ritiro di propria mano delle cartelline date ai ministri, contenenti il testo in questione ma senza il famoso 19-bis, ufficialmente per controllare la correttezza di tutti i testi. Sono le ore 15.30 del 24 dicembre, vigilia di Natale.
Poche ore dopo, mentre il popolo italiano si accingeva ad attovagliarsi per il Cenone, compariva sul sito di Palazzo Chigi il testo modificato contenente appunto la pietra dello scandalo. Caso o no, il mistero su come il decreto fiscale sia stato redatto e approvato resta fittissimo.
Intanto, arrivato col ministro Gentiloni per le celebrazioni reggiane del 218esimo anniversario del Primo Tricolore, lo stesso Delrio ha voluto precisare: “non c’è nessuna manina perché i testi che escono dal Consiglio dei ministri sono collegiali e noi non facciamo leggi ad o contra personam”.