La pioggia di stanotte ha attennuato il cattivo odore che sale da molti angoli e marcipaiedi del centro storico di Firenze, anche intorno al Duomo: resti di escrementi e soprattutto urine che i proprietari di cani fanno fare ai loro animali su marcipaiedi e muri in prossimità di edifici residenziali, negozi, chiese. Un’abitudine che si è consolidata nell’indifferenza di tutti, o quasi. Per esempio un’asociazione che ha sede in via delle Ruote, ha messo alla propria porta una avviso-richiesta molto cortese in cui si chiede ai proprietari di non far sporcare ai cani l’ingresso
Una normale pioggia, ahime, non è sufficiente a pulire e riportare igiene, forse una bomba d’acqua sì, cosa pero che non possiamo certo auspicare.
Nella zona in cui sono state scattate queste immagini dal 3 all’8 luglio lugio, non è stato effettuato dal servizio del Comunale gestito da Quadrifoglio, negli ultimi mesi, alcun lavaggio di marciapiedi, tranne qualche volta in corrispondenza di cassonnetti dell’immondizia. La problematica igienica è palesemente più grave nei marcipaedi ed angoli che non sulle strade, le quali vengono lavate una volta ogni due settimane.
Noi, piccolo gruppo di cittadini del centro, che amiamo Firenze, vogliamo testimoniare portare alla luce questa realtà concreta per informare e, magari rendere consapevoli, anche altri. Per questo abbiamo scelto questo canale di stamptoscana.it dedicato ai cittadini, che osservano, si informano, documentano, per stimolare la soluzione dei problemi.
Via Cavour con dettaglio stamattina 8 luglio
Via dei Servi il 5 luglio (contesto e dettaglio)
Occorrerebbe l’intervento pubblico sia di lavaggio-disinfezione, sia di prevenzione (come ad esempio apposizione di cartelli di divieto sui marcipaedi e controlli nelle ore di maggior passo dei cani al guinzaglio), sia di informazione-educazione. E forse anche qualche aiuola mobile ad uso dei cani, nelle aree troppo distanti da giardini e siepi.
Via San Gallo – vai degli Arazzieri il 4 luglio, da qui ci si immette in Piazza San Marco. Il muro d’angolo annerito dalle urine è di una chiesa.
Molti negozianti della zona fotografata sono rassegnati perchè dicono di averle provate di tutte, come forse anche i cittadini. E i turisti che vengono da città più pulite lo noteranno. Intanto e la situazione di anno in anno peggiora sempre di più. Il culmine è proprio in questa stagione con i 30-36 gradi, per quanto riguardo l’odore proprio di latrina, ma sempre è un’offesa alla città e al vivere comune questo uso della città, che porta anche germi, che si raccolgono con le scarpe, nelle nostre case.
Via San Gallo Ateneo di Firenze quest amattina 8 luglio
Infine sempre Via San Gallo 8 luglio, praticamente al portone di Sant’Apollonia, il 3 luglio