Senza fare i moralisti e invocare la damnatio memoriae, ma è normale che un ex dirigente calcistico – ex perché radiato a vita dalla giustizia sportiva e prescritto da quella ordinaria – venga chiamato a ricoprire il ruolo di editorialista e opinionista?
Ci siamo persi qualche puntata giudiziaria?
Non capisco.
Lui, Luciano Moggi, fa bene. Lo chiamano, lo cercano, e lui va. Evidentemente si sente in pace con se stesso, buon per lui.
Ma è normale chiedergli di fare l’editorialista su Libero o l’opinionista su Rete 7 Gold? Intendiamoci, noi la scelta ce l’abbiamo (non leggerlo e cambiare canale quando appare), ma non capisco.
E’ normale faccia parte di un albo professionale, quello dei giornalisti, elenco pubblicisti? E’ stato tutto un malinteso? Calciopoli, la Juventus retrocessa in Serie B e gli scudetti revocati ce li siamo sognati? Solo una bravata? Una congiura? Sì, vabbé, macchissenefrega: Lucianone dicci, spiegaci, illuminaci sul super Napoli e gli schemi adottati da Inter, Juve e Milan, tu che sai, tu che sei stato un grande, raccontaci il calcio come solo tu sai fare.
Aiutatemi, non capisco. E intanto penso al titolo di una canzone degli Skiantos: “Cosa pretendi da un Paese che ha la forma di una scarpa?”.