Prato – In Italia, in 5 anni, ben 427 mila minori hanno vissuto situazioni di violenza domestica nei confronti delle proprie mamme e più di una donna su 10, tra quelle che hanno subito violenza, ha temuto per la propria vita o per quella dei propri figli.
È questa la stima riportata da “Save The Children” l’organizzazione non governativa nata in Italia nel 1998. Un bilancio drammatico che ha spinto la presidente del Lions Club fiorentino Cosimo de’ Medici Gemma Pastore, su iniziativa della consigliera Anna Iacobacci, da pochi mesi presidente dell’associazione culturale Pinocchio (Firenze), a donare 30 peluche “remise en forme” al Centro Antiviolenza La Nara di Prato alla presenza dell’avvocato fiorentino Rossana Capitani, consigliera del Lions Club Cosimo de’ Medici e della dottoressa Lucia Livatino socia del Lions Club Castello dell’Imperatore di Prato.
Il progetto dal titolo Cpp (contro il prepensionamento peluche) è nato lo scorso anno grazie al Lions Thiene Colleoni per l’intuizione della socia Giuliana Liotard. Lo scopo dell’iniziativa è quello di aiutare molti bambini meno fortunati a rendere più luminose le loro giornate.
Ed in pochi mesi già tanti peluche sono arrivati nei reparti di pediatria e di oncologia pediatrica degli Ospedali italiani, e poi in scuole ed orfanotrofi africani, russi ed ora nel Centro antiviolenza la Nara di Prato. Un progetto di solidarietà e amore come ha sottolineato la presidente Gemma Pastore, “perché i peluche tutti rigorosamente sanificati ed imbustati a mano da loro hanno con sé un messaggio sul rispetto dell’ambiente in forma di filastrocca pensato in maniera semplice proprio per chi lo riceve; un dono che è anche un passaggio simbolico tra un bambino che diventato adulto che dà il suo giocattolo “vissuto” ad un altro che lo può rivivere giocandoci di nuovo”.
“Un messaggio quello del Ccp che ha anche una valenza sociale – ha poi concluso – e che può essere esteso anche ai grandi perché questi peluche vengono considerati alla stessa stregua dei lavoratori che ancora validi possono essere ricollocati nell’attività produttiva”. “A causa delle restrizioni Covid – fa notare Francesca Ranaldi responsabile del Centro Antiviolenza La Nara – abbiamo tolto dalla nostra sede tutti i giocattoli,ma grazie a questa iniziativa potremmo dare non solo attenzione alla mamma quando ella viene qui ma anche al suo bambino che potrà poi portarsi via il suo peluche”.
ll Centro Antiviolenza “La Nara” è un servizio attivo dal 1997 e gestito da Alice Cooperativa Sociale in convenzione con il comune di Prato, la Provincia di Prato e i Comuni dell’area pratese. Collabora con enti e operatori multidisciplinari della provincia di Prato per la tutela delle donne e minori, la prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza di genere. Numero telefonico 0574 34472. La segreteria telefonica è attiva tutti i giorni 24 ore su 24.
In foto all’interno della sede de La Nara di Prato da sinistra Lucia Livatino, Rossana Capitani, Gemma Pastore, Anna Iacobacci, Loredana Dragoni e Francesca Ranaldi