I nostri boulevards

Il km della passeggiata settecentesca reggiana (al secolo Viale Umberto I) tornerà come al tempo degli Estensi

Viale Umberto I cambia marcia: abbandona il suo destino di arteria a grande e aggressivo scorrimento di traffico con modalità di sosta spesso disordinate e vede finalmente un futuro sostenibile, che dà spazio alle persone, ai loro incontri, alla dignità e prestigio dei beni culturali e ai manufatti storici che insistono sull’asse viario, alla ricchezza del verde e a una nuova, efficace e bella illuminazione. Pur mantenendo le sue funzioni di strada, ma più sicura e rispettosa in particolare di ciclisti e pedoni, e di bacino per la sosta, ma più civile e ordinata.

Si tratta di uno dei più suggestivi tratti, un chilometro, della Passeggiata Settecentesca di Reggio Emilia, entrata a pieno titolo nel progetto ‘Ducato Estense’, promosso e finanziato dal ministero dei Beni e delle attività culturali e Turismo (Mibact) per la riqualificazione, il restauro e la valorizzazione dei luoghi che portano il ‘marchio’ degli ultimi tre secoli, dal Cinquecento al Settecento, degli Stati Estensi che comprendevano Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Il bando vinto dalle proposte progettuali del Comune destina a Reggio Emilia 14 milioni di euro, di cui circa 4,3 milioni alla Passeggiata Settecentesca che collegava, come oggi, il palazzo Ducale di città (Prefettura) alla Reggia di Rivalta e al suo parco connesso e integrato, oggi, al parco del Crostolo e alla Cintura Verde.

L’intervento attuale su viale Umberto I si innesta alle prime azioni di riqualificazione realizzate alcuni anni fa nella porzione di viale compresa tra via Mameli e via Codro (piazza Cadorna).

Il sistema della Passeggiata nel suo complesso comprende le riqualificazioni delle piazze Gioberti e Roversi, di cui la giunta comunale ha approvato i progetti esecutivi nei giorni scorsi; di via Ariosto fino a porta Castello; del segmento iniziale di viale Umberto I, che dalla circonvallazione arriva a via Cassoli; e appunto del tratto più ampio del boulevard ora progettato.

“Con il grande progetto del Ducato Estense – dice il sindaco Luca Vecchi – avremo l’opportunità di riportare viale Umberto I agli antichi splendori, rendendolo altresì un luogo a misura delle persone. Questo avverrà con una massiccia operazione di cura del verde, con la sostituzione delle piante malate e con l’aggiunta di ulteriori cinquanta alberi rispetto a quanti ce ne sono ora. Altro aspetto qualificante il restauro delle due fontane all’altezza del viale che conduce all’Arcispedale Santa Maria Nuova, che verranno recuperate, rese funzionanti e fruibili dalle persone che già negli anni ’80 le animavano come luogo di incontro. Inoltre ci saranno migliorie importanti sul piano dell’illuminazione e della viabilità.

“Viale Umberto I – conclude il sindaco – con questo progetto si configurerà come il luogo di ‘dialogo’ fra le piazze del centro storico recuperate e la Reggia di Rivalta. Un intervento che, ne sono certo, darà lustro anche alla residenza, che si affaccia su questa storica strada, e la renderà ancora più attrattiva e bella agli occhi della cittadinanza”.

QUEL VIALE CHE INCORNICIA IL CUSNA – Nel progetto di riqualificazione, in fase di autorizzazione da parte della Soprintendenza, il ‘sistema viale Umberto I’ si riscopre come ‘passeggiata’ nella conservazione di un assetto spaziale di eccezionale importanza (anche se ora poco leggibile), ma soprattutto intriso di un valore storico e simbolico ancora vivo in chi lo percorre: asse che porta a sud della città, che riceve dalla montagna, nonché prima porta delle pertinenze della riscoperta Reggia di Rivalta.

Inventato, con una spiccata propensione scenografica, dal genio di Ludovico Bolognini – architetto ducale che realizzò fra l’altro la Sala del Tricolore e tracciò la strada e il passo del Cerreto – il boulevard ha un’anima monumentale e proporzioni studiate in maniera da ‘inquadrare’, verso sud, il monte Cusna, culmine dell’Appennino reggiano, e da essere ammirato, verso nord, da una posizione soprelevata ovvero dalla ‘terrazza’ dell’elegante ponte di San Pellegrino.

Dopo il recupero, le grandiose quinte verdi di tigli, le simmetrie e i ‘cannocchiali prospettici’ – segnati dagli slarghi, dalle fontane e dagli obelischi pensati nel classico stile settecentesco – recupereranno coerenza e continuità, saranno meglio leggibili e più suggestivi, migliorando il contesto anche delle emergenze pubbliche, che insistono sulla strada: la scuola primaria Matilde di Canossa, la parrocchia del Buon Pastore, l’antico palazzo Rocca Saporiti e il vasto comparto ospedaliero del Santa Maria Nuova.

Nello spirito della Convenzione europea del Paesaggio, il progetto di riqualificazione mira fra l’altro a conservare e valorizzare “gli aspetti significativi o caratteristici del paesaggio giustificati dal suo valore di patrimonio derivante dalla sua configurazione naturale e dal tipo di intervento umano”; arricchire le diversità paesaggistiche introducendo elementi innovativi, ma appartenenti alla tradizione settecentesca; promuovere uno sviluppo sostenibile che deve soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri; intercettare i bisogni della cittadinanza; riqualificare il paesaggio urbano attraverso un intervento di qualità architettonica e la complementare introduzione di zone di sosta, di aree a verde attrezzate.

INTERVENTO – Obiettivo dell’intervento su viale Umberto I – il cui inizio del primo stralcio è previsto nell’autunno 2018 con un investimento di 1,3 milioni di euro – è dunque valorizzare l’importante asse viario restituendogli la funzione monumentale e identitaria con la quale era stato concepito e realizzando al contempo un’opera di armonizzazione e ricucitura degli spazi che lo caratterizzano: i percorsi veicolari, ciclabili e pedonali, le aree di sosta, i monumenti e le fontane, l’imponente architettura verde. La riduzione delle velocità carrabili, insieme all’incremento del verde, consentiranno un miglioramento della qualità dell’aria e verrà ridotto l’inquinamento acustico attraverso un programma di riasfaltatura in bitume fonoassorbente dell’intero viale.

MOBILITÀ – Nello specifico, rispetto ai percorsi, il sistema della mobilità carrabile verrà modificato introducendo elementi funzionali alla razionalizzazione e messa in sicurezza degli incroci, alla moderazione delle velocità e alla sicurezza delle utenze più deboli, in piena conformità alle strategie e alle indicazioni adottate dal Piano urbano della mobilità introducendo alcuni elementi strutturali. In corrispondenza degli attraversamenti pedonali delle intersezioni stradali, verranno realizzati sistemi di rallentamento dei mezzi mediante piattaforme rialzate a tutela e favore di pedoni e ciclisti.

In continuità con gli interventi già compiuti lungo il viale, verranno rifatte o completate le pavimentazioni dei percorsi ciclabili e pedonali. Si caratterizzeranno in modo chiaro e diversificato le gerarchie e le funzioni delle percorrenze, verranno inoltre completati e razionalizzati alcuni tratti mancanti e funzionali al miglioramento del sistema di mobilità nel suo complesso. I due percorsi centrali ai lati della viabilità carrabile verranno dedicati alla mobilità pedonale, mentre i due percorsi laterali, più esterni, saranno destinati alla mobilità ciclabile, limitandone quindi l’uso promiscuo a vantaggio delle sicurezza sia dei pedoni che dei ciclisti.

Al fine di valorizzare il carattere storico della “passeggiata fuori porta”, per le pavimentazioni verranno impiegati materiali già utilizzati nella sistemazione del primo tratto di viale Umberto I e delle aree esterne alla Reggia di Rivalta; verranno valorizzati gli ambiti attigui alle fontane che diventeranno a uso esclusivamente pedonale.

Per valorizzare spazi e prospettive su piazza Cadorna e incrementare la sicurezza, in un secondo stralcio di lavori è prevista la creazione di una rotatoria all’intersezione con le vie Codro e Rossena, intervento peraltro funzionale anche alla mobilità in uscita dall’area ospedaliera e dalla zona scolastica.

LE FONTANE E IL ‘GIRO DELL’ACQUA’ – Elemento necessario per la Reggio Medievale, Rinascimentale, Barocca e Neoclassica, l’acqua viene riproposta nel progetto come presenza concreta di un passato importante, fisico, ancora intuibile nella sinusoide di corso Garibaldi, nel ponte di San Pellegrino, nelle vasche e manufatti della Reggia di Rivalta, e quindi anche nelle fontane di viale Umberto I, che conducono il visitatore nella Passeggiata.

Il tema dell’acqua, citato in maniera esplicita nelle riqualificazioni di altri tratti della passeggiata, cioè le piazze Gioberti e Roversi, a evocazione appunto dell’antico corso del torrente Crostolo, si ripropone quale ‘origine morfologica’ anche in viale Umberto I.

Le due fontane settecentesche lungo il viale verranno restaurate, riattivate e valorizzate con l’obiettivo di riportarle all’antico splendore e farle assumere ad importate elemento che caratterizza l’intero sistema della Passeggiata. Al fine di aumentare la visibilità delle fontane, il progetto prevede un intervento di innalzamento della quota attuale sia delle vasche che della pavimentazione circostante, così come erano in origine.

Per la realizzazione della bordatura intorno alle due fontane verrà collocato un cordolo perimetrale con una seduta monoblocco, eliminando l’attuale parapetto metallico. Questa soluzione permette di esaltare la presenza della fontana nello spazio a piazza, conferendole maggiore visibilità e valorizzazione prospettica, nonché maggiore coerenza con le caratteristiche storiche delle fontane. E sempre nel rispetto della storia, le fontane saranno caratterizzate dalla coltivazione di piante acquatiche, tipo ninfee, in alcuni punti delle vasche, così come poteva essere nel Settecento. L’acqua quindi non sarà trattata chimicamente e non sarà ‘artificialmente’ cristallina, ma assumerà le colorazioni tipiche della presenza vegetale. Ogni fontana avrà un solo getto, come in origine. Lo spazio intorno alle fontane riprenderà il sistema compositivo degli slarghi del sistema urbano settecentesco con il collegamento di via Murri. La realizzazione degli slarghi, oltre a valorizzare gli stessi manufatti, creerà luoghi di aggregazione.

OBELISCHI – Per quanto attiene gli obelischi, verranno ripuliti dalle notevoli incrostazioni dovute principalmente allo smog, ma anche da muschi e efflorescenze. Una volta puliti verranno analizzati in merito allo stato conservativo ed eventualmente restaurati. Occorrerà intervenire probabilmente anche con azioni di consolidamento e successiva protezione a mezzo di trattamenti trasparenti e traspiranti.

ARREDO URBANO – Panchine, cestini e attrezzature per il gioco dei bambini verranno inseriti per rispondere alle diverse esigenze funzionali ma con estremo rispetto dei caratteri di monumentalità e storia del viale. Gli elementi scelti sono in perfetta continuità tipologica con quanto utilizzato nel tratto precedente e nei contesti urbani del centro storico.

ALBERATURE: 50 ESEMPLARI IN PIÙ – La valorizzazione del verde e in particolare delle alberature che compongono il viale prevede la sostituzione, con nuovi tigli, di esemplari molto danneggiati, malati o secchi presenti nei diversi filari, nonché il reimpianto di alberi mancanti, perché negli anni abbattuti per problemi statici. Complessivamente il progetto prevede l’abbattimento di 134 alberi e la messa a dimora di 185 alberi di nuovo impianto, quindi con un incremento complessivo di 50 nuovi alberi. Nei filari interni saranno realizzate opere di manutenzione delle aiuole di coltivazione, per un maggiore benessere delle piante. Anche i tratti a prato saranno riqualificati e rigenerati.

ILLUMINAZIONE – Per quanto riguarda l’illuminazione, lungo i percorsi ciclabili e pedonali ed anche al centro della strada, viene proposto l’utilizzo degli elementi illuminanti a lanterna su palo, già scelto per gli altri tratti del viale riqualificati e per altre strade storiche.

Per quanto riguarda l’illuminazione delle fontane, verranno impiegati proiettori a led all’interno delle vasche che daranno maggior evidenza al corpo centrale e alla presenza dell’elemento acqua sia nell’invaso che nello zampillo. Saranno inoltre inserite delle ledstrip sui perimetri esterni e interni. Per quanto riguarda l’illuminazione degli obelischi, saranno impiegati proiettori a led incassati nel terreno sui quattro lati di ogni elemento. In questo modo, nelle ore serali e notturne, fontane e obelischi saranno efficacemente risaltati dalla luce, divenendo punti di riferimento visivo e punti di generazione di luminosità.

BARRIERE ARCHITETTONICHE – Pur non evidenziandosi particolari condizioni di criticità, gli interventi previsti sono tesi all’eliminazione delle barriere architettoniche soprattutto attraverso la sistemazione delle superfici dei percorsi centrali e degli attraversamenti in corrispondenza di intersezioni e interferenze con la viabilità carrabile.

INFRASTRUTTURE TECNICHE E SOTTOSERVIZI – Per la raccolta e lo smaltimento delle acque piovane e la rete fognaria non sono previste modifiche di rilievo. Si rintracceranno gli allacci dei singoli edifici alla rete principale, al fine di verificarne lo stato di degrado. Per le reti gas-acqua non sono previste rivisitazioni o modifiche alla rete, se non allacci puntuali o predisposizioni per la fornitura di acqua nelle fontanelle pubbliche e per le aree di possibile localizzazione di chioschi. L’intervento di riqualificazione prevede la predisposizione di cavidotti per la linea elettrica e la realizzazione di due punti di fornitura, con torrette a scomparsa, vicino alle piazzette delle fontane, pensati principalmente per rispondere a eventi, manifestazioni o fiere occasionali. La possibilità dell’implementazione della rete di video-sorveglianza sarà garantita dalla presenza delle tubazioni delle linee elettriche.

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