Firenze – Un docufilm per la Francigena che indaga su curiosità, misteri e storie della grande via dei pellegrini. La proiezione si terrà oggi, 16 novembre, alle 21,30 al Cineclub Agorà in Via Valtrani, 20 a Pontedera (Pi). “La Toscana sulla Francigena: storie, misteri e curiosità di una via Maggiore” è stato prodotto da Toscana Promozione turistica (ingresso gratuito) e dalla Regione Toscana.
Alla serata organizzata da Arci Valdera in collaborazione col Cai di Pontedera saranno presenti Arianna Valentino coautrice e conduttrice del docufilm e Giovanni Corrieri, hospitaliere, infaticabile camminatore e ambasciatore della Via Francigena Toscana che anticipa a microfoni spenti il succo del suo intervento: “Il sudore del pellegrino non puzza. Anzi: profuma d’anima.” Lo sa bene lui, nel gotha della Francigena dagli anni ‘80 coi suoi scarponi fin da giovane al servizio di quelli che un dì si chiamavano itinerari di Dio. Dopo vari viaggi verso Compostela, oggi Giovanni si dedica alla fruibilità delle vie nostrane legate in particolare alla Toscana. Arianna Valentino, giornalista e scrittrice anche lei dagli scarponi rampanti, che nel docu-film oltre alla regia con Gabriele Parenti e Roberto Burchielli è co-conduttrice e voce narrante, preferisce siano le immagini a spiegare il recente ritorno di fiamma verso uno dei tre pellegrinaggi più importanti (la calata da Canterbury verso Roma) dell’intera cristianità: “La Francigena è il pellegrinaggio per eccellenza del Medioevo e il nostro tratto toscano resta uno dei più suggestivi. La sua valorizzazione è recente, le affluenze in forte crescita. La motivazione religiosa non è la molla principale (solo 10%) mentre lo sono gli interessi culturali (22%), il bisogno di uno stacco alternativo ai circuiti più inflazionati (17%), la necessità di ricaricare le pile camminando nella natura (13%) e, perché no, di mettere alla prova le gambe allenate in palestra (12%). Il pacchetto curiosità verso un viaggio diverso, che dà più frutti dopo che durante, è stata la nostra fonte d’ispirazione.”
Il docufilm diventa, in quest’ottica, un insieme di spunti per partire armati di stupore alla scoperta di tesori nascosti in qualche tappa clou dei 380 chilometri del tragitto toscano “originale” , quello tracciato dal neo arcivescovo Sigerico nell’anno di Grazia 990: dalla Cisa a Pontremoli, da Pietrasanta a Lucca, passando per Altopascio, Fucecchio, San Miniato, San Gimignano, Siena, la Val d’Orcia per chiudere il cerchio a Radicofani… Nelle immagini, piccole “chicche” a misura di palato del turista slow, che infila lo zaino e parte anche solo per un week end alla ricerca di curiosità artistiche, storiche, leggendarie, paesaggistiche. Pronto a tuffarsi nella Toscana verace e meno artefatta che ci sia. Quella dell’antico pellegrino, dove è ancora il fattore umano a fare la differenza.