Firenze – Al Teatro della Pergola da giovedì 11 a domenica 21 febbraio Alessio Boni incarna incubi e ossessioni che dall’Ottocento accompagnano la cultura occidentale fino ai giorni nostri.
i, si presentano come un’opera su di un mondo in rapida estinzione e al tempo stesso come un capolavoro dell’assurdo: storia di uomini e armi, inutili eroismi e stupide follie, cronaca di una lotta interiore contro se stessi. Non c’è, infatti, solo il racconto di Conrad, ma anche quello di due pazzi fuori dal tempo che, in un Fight Club ante litteram, si fanno ussari e giocano avidamente a farsi a pezzi, senza riuscire a smettere.
Accolto con favore al Festival dei Due Mondi di Spoleto l’estate scorsa, lo spettacolo inizia la sua tournée nazionale dal massimo teatro fiorentino.
Giovedì 18 febbraio, ore 18, sempre alla Pergola, Alessio Boni e Marcello Prayer incontrano il pubblico. Coordina Riccardo Ventrella. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
È la prima volta in assoluto che viene adattato per il teatro Un racconto militare: il duello, pubblicato da Conrad nel 1908 e tratto da una serie di conversazioni che lo scrittore polacco naturalizzato inglese ebbe a Montpellier con un ufficiale di artiglieria. Un lavoro a lungo snobbato dalla critica, ritenuto minore rispetto a Cuore di tenebra o La linea d’ombra. È stato il cinema a portarlo al successo nel 1977 con quel piccolo capolavoro che è I duellanti: la prima regia di Ridley Scott fotografava in modo malinconico e spietato, fra i brumosi paesaggi del centro Europa, la sfida senza senso tra l’elegante Armand D’Hubert (Keith Carradine) e il sanguigno Gabriel Florian Feraud (Hervey Keitel), che incarnavano un’epoca agitata da sogni di conquista imperiali e dalle disillusioni della Restaurazione.
Al Teatro della Pergola, da giovedì 11 a domenica 21 febbraio, Alessio Boni dà corpo a D’Hubert, mentre Marcello Prayer è Feraud, il suo eterno sfidante. Entrambi sono allievi del Maestro Orazio Costa, amici di formazione artistica e nella vita. Con loro in scena ci sono anche Francesco Meoni, alle prese con una prova impegnativa (cinque ruoli: lo zio di Adèle, il colonnello Marchand, il potentissimo Fouché, un soldato e un giardiniere) e la violoncellista Federica Vecchio, che quando non suona si offre nelle vesti di Adèle, la fidanzata di D’Hubert, e madame de Lionne. La messinscena è patrimonio collettivo, collettivamente investito: Francesco Niccolini ha tradotto e adattato il racconto di Conrad, la drammaturgia è di Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer e dello stesso Niccolini, mentre la regia è dei soli Boni e Aldorasi. Nel resto della produzione, spicca un nome storico dello spettacolo italiano, che ha insegnato a tirare di scherma ai più grandi attori di tutto il mondo, il maestro d’armi Renzo Musumeci Greco: solo lui avrebbe potuto “allestire” un duello inedito di sciabola – teatralmente parlando – tra un destro e un mancino. La produzione è Goldenart, mentre la Fondazione Teatro della Toscana ha fornito gli spazi del Teatro della Pergola per il laboratorio di drammaturgia sul testo.
Durante le campagne napoleoniche due brillanti ufficiali, apparentemente diversissimi, iniziano, per motivi molto più che futili, un’interminabile serie di accaniti duelli che s’intreccia e sovrappone alle guerre. L’eroica fedeltà alla loro misteriosa sfida reciproca accompagna D’Hubert e Feraud per vent’anni, fino al duello decisivo. L’idea forte è che i due protagonisti non si fronteggiano sugli opposti versanti del campo di battaglia: sono ufficiali dello stesso esercito, la Grande Armée di Napoleone Bonaparte. Ussari, per l’esattezza. Armand D’Hubert, posato e affascinante uomo del nord, e Gabriel Florian Feraud, guascone iroso e scontento, inanellano sfide a duello che li accompagnano lungo le rispettive carriere, senza che nessuno sappia il perché di questo odio così profondo.
11 – 21 febbraio
(feriale ore 20.45; festivo ore 15.45; riposo 15 febbraio)
GOLDENART production
Alessio Boni e Marcello Prayer
I DUELLANTI
di Joseph Conrad
traduzione e adattamento Francesco Niccolini
drammaturgia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer, Francesco Niccolini
con Francesco Meoni
violoncellista Federica Vecchio
maestro d’armi Renzo Musumeci Greco
musiche Luca D’Alberto
scene Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
light designer Giuseppe Filipponio
regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi
Foto: I Duellanti – Alessio Boni, Marcello Prayer _ ph. Federico Riva.jpg