I disegni sono datati tra gli anni trenta e gli ottanta del secolo scorso, sono divisi per soggetto, e provengono sia dalla Fondazione sia da collezioni private. Chi scrive ha ritrovato un foglio edito nel 1987, in occasione proprio della mostra di disegni del maestro, che fu curata dall’architetto Dezzi Bardeschi per il Centre Georges Pompidou di Parigi. All’epoca Michelucci aveva 96 anni e non era per niente appannato, anzi, molto consapevole di ottenere un omaggio che prima di lui era toccato ad architetti del calibro di Le Corbusier e Mies van der Rohe. In questo foglio che accompagnava la mostra parigina, Michelucci si chiedeva: “Quale funzione occupa il disegno nell’attività d’un architetto? Questo rappresenta certamente la testimonianza più degna di fede di una disponibilità alla ricerca, un esercizio continuo verso la realizazione dell’opera”. I disegni attualmente in mostra, pur divisi per tematiche, sono tutti accomunati da quella che è sempre stata la caratteristica del grande architetto: il profondo interesse nella rappresentazione della natura e del paesaggio toscano, dove gli edifici di città in nuce, appaiono profondamente radicati nella terra, da cui crescono come alberi, e salgono come piante che cercano il loro spazio vitale. I segni, i tratti usati per disegnare architetture, spazi comunitari e natura, sono febbrili e trascinanti, si arrampicano o vorticano sui fogli dando un’impressionante idea di reale movimento, per poi acquietarsi nel tracciare le forme di una sedia o di un tavolo disegnati per interni. Durante la mostra sono previsti due incontri: per la presentazione della seconda edizione del libro di Giovanni Michelucci “Brunelleschi mago”, e della guida “L’architettura in Toscana dal 1945 ad oggi”.
Giovanni Michelucci – Disegni inediti
Fiesole, Sala del Basolato, Palazzo comunale, Piazza Mino
Dal 1 al 30 ottobre 2011
Tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00
Ingresso 5 euro – ridotti 3 euro