Firenze – Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi sono i nomi degli artisti che fanno parte del collettivo Base, che da diciotto anni nello spazio indipendente di San Niccolò, nella Rive Gauche fiorentina, ha instaurato un ponte con l’arte internazionale ospitando grandi nomi del contemporaneo da Sol Lewitt a Martin Creed. Quest’ultimo per la mostra nello spazio non profit fiorentino, ha distribuito le sue opere nelle due sale creando un perfetto ed equilibrato dialogo, attraverso dipinti, sculture, pitture murali, sorprendendo il pubblico con un vernissage a sorpresa, senza una data prestabilita, un modo per l’artista britannico per far riflettere sul rapporto tra l’opera e l’evento e la fruizione dell’opera separata dalla sua presentazione pubblica come momento sociale e mediatico. Luogo di dialogo con la contemporaneità, Base fondata nel 1998 a Firenze, ha ospitato più di sessanta mostre, progetti site specific, per una lettura personale dello spazio, ma non solo. Ha ospitato cicli di incontri, proiezioni e con certi con cui stimolare una riflessione sulla cultura di oggi, anche in dialogo con Firenze e la sua storia e sulle modalità di autodeterminazione Domani il collettivo Base sarà protagonista al MAXXI di Roma di “The Independent. Base” un progetto di ricerca del museo sul pensiero indipendente di Hou Hanru a cura di Giulia Ferracci ed Elena Motisi, i diciotto anni di vita dello spazio fiorentino saranno raccontati attraverso video e documenti. Il video wall trasmetterà una selezione delle immagini delle opere nate nello spazio, oltre ad una serie di video-interviste agli artisti del collettivo a cura di Lorenzo Bruni, in mostra anche la raccolta dei materiali prodotti in diciotto anni di vita e i manifesti realizzati per l’occasione dai singoli artisti del collettivo in cui esprimono la loro pratica in relazione al progetto Base. Il progetto di ricerca del MAXXI The Independent si focalizza sull’identificazione e la promozione degli spazi indipendenti, ampliando i confini istituzionali del museo indagando la contemporaneità e le forze creative più innovative.
Nella foto : Martin Creed per Base/ progetti per l’Arte