I Della Valle, la sua Fiorentina e il tifo per la Rondine, Niccolò Pontello e il calcio a Firenze

Firenze – Non solo la Fiorentina nel cuore, dopo anni e anni trascorsi ai vertici societari insieme a suo padre, il conte Flavio Callisto.

Non solo la Fiorentina nel cuore ma anche la libertà di esserne attento, critico ed esplicito commentatore tv.

Non solo la Fiorentina nel cuore di Niccolò Pontello che da tempo ha un’altra fantastica e gloriosa realtà calcistica gigliata per cui appassionarsi e a cui dedicarsi: la Rondinella.
Quella Rondinella che, dopo l’unione con il Ponte a Greve, ora si chiama appunto Ponte Rondinella Marzocco. Società che ha il quartiere generale al Torrino di Santa Rosa e che con una bella festa – quasi in concorrenza con la vicinissima kermesse del Pd alle Cascine dove Matteo Renzi era atteso sul palco – ha inaugurato, lunedì sera, la nuova stagione agonistica.
Un momento importante che Niccolò Pontello ha seguito dall’inizio alla fine. “Perché sono un tifoso della seconda squadra di Firenze, tifoso di un club che ha un grande passato e che, nonostante militi in una categoria inferiore, conserva un fascino enorme. Il patrimonio storico . sottolinea Pontello – è importante nel calcio e lo è ancora di più per le società del calcio dilettante. Nel professionismo i trofei, la tradizione hanno la loro importanza ma pesano nell’immaginario collettivo, fanno parte del costume senza però incidere sul rendimento vero e proprio. A livello dilettantistico è diverso perché da una parte il blasone inorgoglisce i suoi appartenenti mentre dall’altra si fa sentire sugli avversari, incute un certo timore reverenziale”.
E’ con passione e competenza che Niccolò Pontello parla della società del Torrino, quasi ne fosse parte attiva, dirigenziale: “No No, da questo punto di vista, nel calcio ho già dato. A Lorenzo Bosi, presidente del Ponte Rondinella, posso dare consigli spassionati, nel caso li voglia accettare e nel caso li voglia seguire”.

E consigli per i Della Valle ne ha?
“La strada che la Fiorentina ha intrapreso è quella giusta. Bisognava farlo prima. Oggi le società ambiziose e di buon livello puntano sui giovani per competere con i grandi club. Ai Della Valle raccomando di essere più chiari possibile con la città e le istituzioni. Suggerisco di esplicitare il prima possibile le loro reali intenzioni. La chiarezza fa bene alla squadra e alla città che è sì passionale ma, non scordiamolo, anche intelligente, molto intelligente. E capisce che oltre all’aspetto calcistico c’è quello dell’investimento immobiliare per il nuovo stadio. La strada che loro stanno percorrendo fummo costretti a imboccarla anche noi. Anche noi affidammo il club a manager e poi entrammo nell’ordine di idee di vendere. Avevamo capito che la nostra Fiorentina non l’avrebbero mai fatta vincere e che era meglio ritirarsi, chiudere. Cosa che facemmo anche se io con la Fiorentina non ho mai chiuso e mi diverto a vederla. Quando però non c’è la Rondinella, perché con questa Rondinella mi diverto anche di più”.

E magari con qualche gioia maggiore, vista la carica e le motivazioni trasmesse dal mister ai ragazzi durante la festa di presentazione: “La cosa più importante che i miei giocatori devono capire – ha detto Pasquale Colicigno Allenatore Prima Squadra – è che contro di noi, per il nostro nome e la nostra storia, le squadre avversarie daranno sempre più del loro 100%, giocheranno con il coltello fra i denti e con l’agonismo alle stelle credendo di metterci paura, perché noi siamo la Rondinella, siamo quelli del Torrino di Santa Rosa, la storica seconda squadra di Firenze. Proprio per questo motivo, siamo noi per primi a dover ricordarci chi siamo, che colori e che tradizione calcistica rappresentiamo, ogni volta che scendiamo in campo, di modo che siano sempre gli altri ad avere paura di noi e non viceversa. E’ un grande onore per me essere qui. Nonostante il poco tempo passato insieme, non posso che essere entusiasta della nuova rosa a disposizione, completamente rivoluzionata (solo cinque componenti rimasti dalla scorsa stagione) grazie all’ottimo lavoro del direttore sportivo Ugo Bartolini. Sono molto felice di essere stato accettato subito dai “vecchi” (alcuni dei quali già allenati da me in passato) e spero che oltre a creare sinergia ed una maggiore coesione nello spogliatoio possano servire da guida, in campo e fuori, per i ragazzi più giovani, anche loro, di indubbio talento”.

A rafforzare l’immagine di un sodalizio forte un importante sponsor: “Siamo molto contenti –ha detto Guglielmo Guerra, Direttore Vendite Tiscali – di supportare l’ASD Ponte Rondinella Marzocco nella prossima stagione calcistica. Questa società sportiva, che è nata a San Frediano, nel cuore di Firenze, con un passato glorioso e una classe dirigente competente e ambiziosa, rappresenta per noi un partner ideale per condividere, come azienda, un progetto comune di crescita. Il rilancio della squadra è in linea con il rilancio che da circa un anno e mezzo stiamo portando avanti nella nuova Tiscali, siamo convinti che insieme coglieremo grandi successi”.

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