Radicondoli – Sesta Lab, realtà strategica della nuova via della seta. Lo testimonia la visita che il colosso cinese Shanghai Electric accompagnato dalla rete televisiva statale Shanghai TV hanno fatto oggi al sito industriale italiano del comune di Radicondoli (SI), centro fondamentale dello sviluppo e della ricerca nell’ambito delle turbine per il mercato aeronautico, spaziale, di volo supersonico, navale, petrolifero e per la produzione di energia elettrica.
Partita dal Governo locale di Shanghai, l’iniziativa ha visto i responsabili della multinazionale elettrica cinese, che vanta una lunghissima tradizione nel settore, arrivare ai laboratori di Sesta proprio per pubblicizzare la collaborazione tra Cina e Italia con un documentario dal titolo “Made in Shanghai” (che sarà visibile in tutta la nazione), nel solco del progetto One Belt One Road, noto anche come accordo della “Nuova via della seta”.
“Il servizio che farà Shanghai Tv mostrerà in Cina e ai cinesi come il made in Shanghai passi inevitabilmente da un’eccellenza toscana, il nostro Sesta Lab – spiega Giulio Grassi, direttore di Sesta dove lavorano quindici tra ingegneri e tecnici di altissimo livello con una media di 35 anni di età – La loro parola d’ordine è sviluppare tecnologie con i partner migliori al mondo e Sesta Lab si è aggiudicata questo primato. Adesso che la Shanghai Electric immagina il proprio futuro con il nostro servizio a disposizione, abbiamo il compito e l’impegno di attrezzarci affinché i nostri clienti possano sviluppare le loro tecnologie al meglio”.
“Sesta Lab è un’operazione che testimonia un esempio di successo di politica industriale dal basso – spiega Paolo Tedeschi, responsabile dell’ufficio di segreteria organizzativa del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – Cinque anni fa l’esigenza di mantenere questa infrastruttura dalle grandissime potenzialità attrattive, ci fu segnalata dai clienti, Nuovo Pignone e Ansaldo Energia, di allora e siamo riusciti a trovare le modalità per traghettarla dalle mani di Enel, sostenendola con investimenti facendola diventare, come già avevamo intuito, leader mondiale nel settore. Oggi questa realtà è in utile, assume giovani, fa investimenti (è in costruzione la terza cella sperimentale) e sta quindi ripagando l’impegno finanziario da parte di Cosvig e i contributi della Regione Toscana sulle nuove tecnologie già adottate”.
Sesta Lab, definita “la culla delle turbine”, durante questi primi cinque anni di gestione pubblica locale si è affermata come una specializzazione e un’eccellenza quasi uniche a livello globale (si possono contare solo altre due-tre realtà analoghe al mondo) che hanno portato il Laboratorio toscano a lavorare per i maggiori competitors del settore a livello mondiale. Ha vantato collaborazioni che, a partire dall’Italia (BHGE, ex Nuovo Pignone; Ansaldo Energia; AvioAero, ex FIAT Avio; tanto per citarne solo alcune) e poi con gli Stati Uniti, la Corea del Sud, passando per l’Iran e la Cina.
Cosa fa Sesta Lab
Il compito principale del laboratorio SestaLab, ramo d’azienda di CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) è quello di testare i combustori delle turbine in maniera da replicare, in un ambiente controllato tutte le condizioni – ambiente, aria, tipologia di combustibili, stress test, etc. – che il sistema di combustione potrebbe incontrare in normale operatività nei vari scenari di funzionamento, e ottenere, quindi, una serie di report sulle performance – anche in termini di emissioni oltre che di resa energetica – utilissimi per la ricerca e la posa in opera. Report che riescono a far diminuire i costi di mercato e i tempi di sviluppo.