Firenze – Presentato nella splendida cornice di Palazzo Ramirez Montalvo – sede storica della Casa d’Aste a Firenze – lo speciale volume “Un secolo d’Incanto. I cento anni di Pandolfini e il collezionismo italiano”. Cento anni di aste e collezionismo italiano raccontati attraverso le fotografie di Massimo Listri e la penna di Marco Riccòmini, protagonisti anche della serata dedicata alla presentazione del libro voluto da Pietro De Bernardi, ad della Casa d’Aste, per celebrare i 100 anni di storia di Pandolfini.
Un talk moderato dall’art advisor Clarice Pecori Giraldi, con il contributo della voce di Eike Schmidt, che apre idealmente la serie di appuntamenti fiorentini in occasione della 34° Biennale Internazionale di Antiquariato. Numerosi ospiti hanno potuto sfogliare in anteprima le pagine del volume che sarà in libreria a partire dal 15 ottobre 2024. Un viaggio editoriale che inizia nel 1924, quando la Casa d’aste Pandolfini aprì i battenti in una Firenze al centro del mercato antiquariale internazionale. Pagina dopo pagina, si entra nelle ville suburbane dei grandi storici dell’arte italiani e stranieri, da Berenson a Longhi, che elessero Firenze come la nuova Atene, in un susseguirsi di vendite all’asta e raccolte che si formavano e altre che si disperdevano. Il racconto di Riccòmini, ricco di aneddoti e curiosità su un mondo che non ama essere al centro dell’attenzione, attraversa momenti salienti della storia d’Italia, con foto inedite e ricordi personali, mentre l’obiettivo di Listri, maestro della fotografia d’interni, apre le porte delle grandi collezioni private italiane, per la prima volta riunite in un unico volume, celebrando così la più̀ antica casa d’aste a sud delle Alpi.
Da quando, nel lontano 1924, Pandolfini ha intrapreso il suo viaggio nel mondo dell’arte, del lusso e del collezionismo in genere, di cose ne sono successe tantissime. Penso ad esempio al periodo infausto della Seconda guerra mondiale, oppure all’alluvione che ha colpito Firenze nel 1966, o alla crisi economica mondiale del 2001, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, o ancora a quella dei primi anni di questo secolo, causata dalla seconda guerra del Golfo e la successiva crisi del 2008 cosiddetta dei subprime. Tutte fasi storiche difficili a livello economico, durante le quali Pandolfini ha continuato la sua attività e dalle quali si è sempre “rialzata”» ha commentato Pietro De Bernardi, ad di Pandolfini e pronipote del fondatore della casa d’Aste, Cavalier Luigi Pandolfini (1887-1976).
Un secolo di vita per un’azienda è un grande traguardo: rappresenta il perfetto connubio tra attaccamento alle proprie radici e la capacità di interpretare e adattarsi ai tempi che cambiano. «È stata proprio la volontà di lasciare un segno nella lettura del tempo trascorso fin qui a guidare la realizzazione di questo volume, che non si limita ad essere una mera celebrazione della Casa d’aste, ma ha l’ambizione di restituire uno spaccato di un settore che è tanto affascinante quanto riservato» conclude Marco Riccòmini, spiegando quanto raccontare la storia di Pandolfini equivalga a raccontare la storia degli ultimi cent’anni. Il calendario delle presentazioni del volume continua con altri appuntamenti nei prossimi mesi, a partire dal 5 ottobre all’interno di BIAF a Palazzo Corsini. A seguire, Milano e Roma.