A Firenze puntano ad andare al ballottaggio contro il superfavorito Dario Nardella; nei comuni vicini tentano di accrescere i consensi per diventare una credibile alternativa al Pd, che in questi territori “non ha opposizione”. Come? Facendo leva su temi controversi, come l’aeroporto, nei quali secondo loro emerge con maggiore evidenza il fatto che il sistema di potere dei partiti istituzionali “non ascolta i cittadini, anzi detta soluzioni incuranti dei loro reali bisogni”.
Usciti dalla rete per entrare nel concreto “sangue e sudore” della campagna elettorale gli aspiranti alle poltrone di sindaco di Firenze e della sua cintura del Movimento 5 Stelle si sono presentati oggi alla stampa con tutta l’ingenuità e l’entusiasmo di chi si lancia nell’avventura politica con qualche buona speranza di fare bella figura e di essere ascoltati da una parte non irrilevante di elettori.
Eccoli dunque seduti dietro un tavolo delle Giubbe Rosse, con l’aria molto spontanea e casereccia, a spiegare perché pensano di convincere i fiorentini, i sestesi, i signesi, i campigiani e via dicendo ad abbandonare le vecchie abitudini e le consolidate sicurezze per votare per loro. C’era la competitor di Nardella, Miriam Amato, con il figlioletto in carrozzina accanto; il candidato di Sesto fiorentino, Giovanni Policastro, infermiere a Careggi. E poi Mariangela Verdolini, mediatrice familiare, in corsa per palazzo Pretorio a Prato, Francesco Mastroberti, caporeparto in un’azienda, che punta al municipio di Calenzano, e poi ancora Fabiana Fulici che bussa a quello di Scandicci e Pietro Fauci, informatico, candidato a Signa.
Era la prima volta che si presentavano insieme e la loro foto di gruppo tutto sommato corrisponde già pienamente ai cambiamenti imminenti nella gestione del territorio grazie all’istituzione delle Città metropolitane. Il loro messaggio preliminare punta a mostrare un cambiamento di metodo nella politica: “I cittadini devono partecipare alle scelte importanti e in quest’ottica i Consigli comunali dovranno essere aperti a tutti”. Del resto, come ha enfaticamente rilevato Niccolò Rigacci, portavoce di Campi Bisenzio, nei Consigli dove il Movimento è presente “non siamo secondi a nessuno e possiamo andare a testa alta” come avanguardia dei cittadini che entrano nelle istituzioni i cui valori sono “l’onestà, l’esperienza e la trasparenza”.
Ascoltare la gente, dunque, quando si devono prendere decisioni cruciali, prima fra tutte quelle che riguardano le grandi infrastrutture come l’ampliamento dell’aeroporto e la costruzione del termovalorizzatore/inceneritore, “i cui progetti non sono nell’interesse dei cittadini, ma in quello del sistema economico e finanziario”. A queste grandi opere “occorre trovare alternative rispettose della salute e della vivibilità del territorio”.
Si tratta di affermazioni di principio, come accade in ogni campagna elettorale, che poi dovranno trovare una declinazione concreta nella prassi politica. Intanto, per segnalare in modo più efficace la loro opposizione all’aeroporto, hanno convocato per il 10 maggio prossimo presso l’aeroscalo una manifestazione “per contrastare il progetto per la costruzione della seconda pista”. In attesa che Beppe Grillo venga a dare loro una mano lanciando i suoi strali retorici, il 21 maggio in piazza SS. Annunziata.
Nella foto: Miriam Amato, candidata sindaco a Firenze