Pontedera – 1946-2016, il settantennale della Vespa. Pontedera, la città sede della Piaggio, e quindi anche degli stabilimenti dove lo scooter più amato nacque ed emise i primi incoraggianti ronzii, si appresta a fare festa. Una festa come si deve, giacché i miti e le glorie nazionali – Vespa è entrambe le cose – vanno omaggiati con tutti gli onori. Ad esempio catalizzando l’entusiasmo di schiere di fan di ogni età e provenienza grazie a “70 anni di Vespa”, il raduno internazionale che il Vespa Club Pontedera e il Comune di Pontedera organizzano dal 23 al 25 aprile, con l’intento di portare in Valdera “vespisti e appassionati da ogni parte del mondo”, come con scoppiettante baldanza recita il programma della manifestazione.
Tour, mostre, gare, cene di gala, musica dal vivo, concerti di ospiti illustri: tra cui Enrico Ruggeri, che salirà sul palco il 24 aprile per un concerto aperto a tutti i presenti. Le iscrizioni per “l’evento vespistico dell’anno” sono attive, le procedure semplici: basta visitare il sito www.vespaclubpontedera.it e seguire le istruzioni. Gli aggiornamenti e gli approfondimenti in tempo reale sul raduno sono invece disponibili su www.valderatoscana.it.
I principali appuntamenti in calendario: il 22 aprile, giorno dell’Anteprima, ci sarà l’apertura delle registrazioni e, al Museo Piaggio, sede di una delle più belle e complete collezioni vespistiche d’Italia, verrà inaugurata la mostra “In viaggio con Vespa. Un’avventura lunga 70 anni”; il 23 aprile, dopo l’apertura delle registrazioni, i partecipanti visiteranno lo stabilimento Piaggio e potranno scegliere tra il Tour in Vespa tra le colline della Valdera e quello per Pisa con arrivo a Piazza dei Cavalieri e in Piazza dei Miracoli (durante l’intera giornata Il circolo fotografico CREC Piaggio seguirà la manifestazione con una Maratona Fotografica “70 foto per 70 anni di Vespa” che premierà le foto più belle); la sera del 23, la Cena di Gala offerta dall’organizzazione, per poi chiudere col concerto della cover band Zona Cremonini (Cesare Cremonini Tribute Band).
il 24 aprile sarà la seconda giornata di tour sulle colline della Valdera e quella della visita al Museo Piaggio, della Benedizione del Vespista in Duomo e della suggestiva Parata Finale in Vespa per le vie principali della città, per poi chiudere col concerto – gratuito e aperto a tutti – di Enrico Ruggeri, reduce dal successo al Festival di Sanremo.
il 25 aprile la manifestazione si sposterà al Meeting Point di Viale Italia, a due passi dal centralissimo Ponte Napoleonico, dove gli iscritti si potranno cimentare in varie prove d’abilità, tra cui la Vespa Gimkana (gara di abilità tecnica con il superamento di ostacoli disseminati lungo tortuosi percorsi) e la Gara di Lentezza “Tartaruga” (dove si dovrà dimostrare la propria capacità di guida nel percorrere un tratto di strada nel massimo tempo possibile). Al termine delle competizioni si svolgerà la premiazione dei vincitori con un grande premio a sorpresa, un cronografo e un soggiorno termale.
Una grande festa per la Città di Pontedera, per la Valdera e per la provincia di Pisa: tante le realtà coinvolte nel tributo alla due ruote “con le ali”. «Arriveranno vespisti dall’Italia e dall’Europa – è il commento del Sindaco di Pontedera Simone Millozzi – e sarà anche grazie al loro entusiasmo che celebreremo al meglio quest’anniversario speciale, così intimamente legato alla storia della città, alla sua vocazione industriale, al lavoro dei tanti operai che, generazione dopo generazione, hanno costruito con le proprie mani la leggenda del marchio Vespa». «Mettiamo a disposizione di questa grande festa la competenza dei nostri soci – dice Luigi Moggia, presidente del Vespa Club Pontedera – che seguiranno l’organizzazione e la logistica di tutti gli eventi in cui saranno impegnate le Vespa. Alla luce delle esperienze già alle spalle e di quello che abbiamo imparato nel tempo, strada facendo».
Dal 1946 al 2016. Settant’anni di moda, arte, cinema, design, pubblicità, letteratura, fotografia. Una vera icona pop, quest’efficiente regina delle due ruote a suo agio nelle pellicole di Hollywood come anche nei più fangosi e sconnessi viottoli di campagna, sulle copertine delle più patinate riviste come anche tra i rallentamenti del più snervante traffico, dove di solito si produce in una delle sue specialità: dribblare gli ostacoli molesti con una grazia da cartone animato.
Era il 23 aprile del ’46 quando Enrico Piaggio depositò il brevetto del mezzo progettato dall’ingegner Corradino D’Ascanio. Da allora, 18 milioni di Vespa sono usciti dai cancelli degli stabilimenti Piaggio di Pontedera. Un successo commerciale che prima contribuì a rimettere in piedi la nostra motorizzazione civile, disastrata dalla guerra, poi mise le ali ai piedi alla motorizzazione di massa e al boom economico, per poi diventare un fenomeno di costume destinato a diventare un inossidabile evergreen. Un trionfo fin da subito, la Vespa, in Italia come all’estero. Una fortuna che, per la sua rapidità. forse stupì lo stesso Enrico Piaggio.
Il quale, poco tempo prima, guardando i disegni con cui D’Ascanio gli annunciava le linee del nuovo scooter, ebbe a esclamare: “Sembra una Vespa!”, dando così il nome definitivo a un’invenzione nata per macinare chilometri e volare in alto.
Foto: Vespe in formazione, foto di Silvano Biondi