I 40 anni di Ipostudio, architetti fiorentini fra innovazione e sociale

Firenze – Hanno titoli attraenti e nascondono una passione sconfinata, i progetti dello studio di architettura fiorentino che, nell’anniversario dei quarant’anni, sono presenti in una spettacolare mostra al Museo Novecento di Firenze, dal 13 maggio all’11 ottobre 2023 .
Le tavole, i rendering e i modelli che tracciano il percorso espositivo dal titolo “Era di maggio”, a cura di Laura Andreini, nel loggiato del Museo, raccontano una lunga storia di idee, concorsi e architetture ai quali si dedica da sempre Ipostudio Architetti. Una trasparenza di pensiero innovativo, che non dimentica il territorio in cui si collocano le varie strutture, anzi le varie proposte alcune realizzate, altre no, sono inserite in modo armonico nell’ambiente che li circonda, pur mantenendo un carattere di profonda novità progettuale.

“Era proprio di maggio, quando 40 anni fa fondammo l’Ipostudio architetti – afferma Carlo Terpolilli, socio fondatore di Ipostudio – Abbiamo ideato per questa occasione, insieme al Museo Novecento e al Comitato di S. Niccolò, dove ha sede il nostro studio, una serie di iniziative che includono una mostra antologica, proprio al Museo Novecento”.
“Era di maggio” è l’undicesimo appuntamento de Il Tavolo dell’Architetto, – la presentazione di celebri studi di architettura e di architetti di fama internazionale, come il fiorentino Ipostudio che Carlo Terpolilli, definisce come una bottega artigianale dell’architettura.
Nato nel 1983 con Lucia Celle, Roberto Di Giulio, Carlo Terpolilli ed Elisabetta Zanasi Gabrielli a cui si sono aggiunti successivamente Emilio Bria e Mario Manfroni e dal 2014 sono associati Luca Belatti, Mariagiulia Bennicelli Pasqualis, Panfilo Cionci e Beatrice Turillazzi. Da subito Ipostudio si concentra sull’architettura civile, a carattere sociale e collettivo, e le opportunità date dai concorsi.
Una parte dei progetti presentati per i concorsi sono impegnative elaborazioni mai andate a buon fine, ma dimostrano come ogni competizione sia considerata da parte del gruppo di architetti un processo complesso e profondo, sempre impegnativo. Tra i progetti vincenti troviamo il Micas Malta International Contemporary Art Space, il Centro culturale dedicato all’arte contemporanea di Malta, la Terza torre della Regione Toscana a Firenze e il progetto per l’ampliamento dello stadio Artemio Franchi.
Contemporaneamente è stato pubblicato un libro a firma di Carlo Terpolilli, Architetture mai nate. Progetti di Ipostudio 1983/2023, edito da Forma edizioni, Firenze. Nel libro sono inserite le progettazioni architettoniche che non sono state mai realizzate, “una metafora sulla impossibilità”.
Per l’anniversario dei quarant’anni, Ipostudio con il Comitato di Quartiere e il Circolo URL insieme alle Botteghe di S. Niccolò, sono state coinvolte le botteghe artigianali del rione in una installazione urbana ‘Una bottega tra le botteghe’, così si definisce lo studio, come “parte del tessuto culturale, economico e sociale di Firenze.”

Foto: Ipostudio-1-40anni-Era-di-maggio-Museo-Novecento-foto-Pietro-Savorelli-e-associati-2

Total
0
Condivisioni
Prec.
Elezioni: Pisa, Massa e Siena al ballottaggio, FdI incrina il centrodestra

Elezioni: Pisa, Massa e Siena al ballottaggio, FdI incrina il centrodestra

Amministrative, Pisa, Massa e Siena al ballottaggio, le "fughe" di FdI incrinano

Succ.
Cucù, l’effetto Schlein non c’è già più. Il Pd cade quasi dappertutto (tranne a Reggio, terra di bonacciniani)

Cucù, l’effetto Schlein non c’è già più. Il Pd cade quasi dappertutto (tranne a Reggio, terra di bonacciniani)

Schleiniani, schleinisti, schleinomani dell'ultim'ora pronti a ricambiar

You May Also Like
Total
0
Condividi