Hub Tessilea Prato, il Sindaco Biffoni: “E’ nel DNA della nostra città”

Prato – Un Consiglio straordinario convocato su richiesta dei Gruppo di opposizione e dedicata al progetto dell’Hub tessile che sorgerà a Baciocavallo si è svolto ieri pomeriggio nel Salone Consiliare del Comune di Prato  per fare il punto sul nuovo impianto. Per la realizzazione di un Textile Hub coinvolti, insieme al Comune di Prato ed Alia, Confindustria Toscana Nord, Confartigianato, CNA, Next Technology Tecnotessile e i Sindacati.

Obiettivo per il Comune è di  incrementare il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti tessili trattati, che come riporta il documento strategico Next Generation Prato, vuole mettere nel quartiere di Baciocavallo  il principale hub tessile nazionale per consolidare il ruolo del distretto pratese come polo tecnologico e operativo del riciclo tessile a livello europeo. Non la pensano così i residenti di via Baciocavallo, né alcune associazioni che lamentano di non essere state invitate al tavolo delle trattative e i rappresentati dei partiti dell’opposizione a cui sono stati indirizzati applausi  a più riprese dai cittadini intervenuti alla discussione pubblica nel Salone del Consiglio comunale.

Chiaro l’intervento del Sindaco Biffoni , che alle polemiche dei consiglieri di opposizione ha risposto con una netta presa di posizione: “Capisco che la differenza tra una forza di governo e un tiktoker a volte è sottile, ma oggi abbiamo rischiato di entrare dentro al tormentone del “dimmi che senza dirmi che”, diventato virale tra i più giovani. Perché nel Consiglio di oggi è stato fatto da molti un esercizio di stile pur di girare intorno senza dire se si era a favore o contro un progetto industriale come quello dell’hub tessile”. Il sindaco Matteo Biffoni ha poi concluso il consiglio straordinario sull’hub tessile dopo aver ascoltato gli interventi di tecnici di Alia, categorie economiche, sindacati e dei consiglieri comunali, oltre che dell’assessore regionale Ciuoffo.

Tutte categorie economiche e i sindacati si sono dichiarate a favore di un progetto che dà risposte alle migliaia di operatori diretti del settore, vi è un riconoscimento unanime di associazioni datoriali e sindacati sulla realizzazione dell’hub del tessile che non nasce per l’occasione del bando del Pnrr, ma molto prima con il Next Generation Prato – ha ricordato Biffoni – E’ chiara la strada da seguire: evitare a questa città l’affronto di non essere in prima fila nella richiesta di fare quello che è nella nostra storia, nel nostro dna, il riciclo del tessile. A questo o si è favorevoli, o contrari. I “sì, ma” sono posizioni contrarie perché certi giri di parole possono essere utili per fare gli influencer, per strappare un applauso, ma non per governare la città”.

Biffoni poi  è intervenuto anche sulla scelta del luogo: “Tutto deve essere sempre fatto nel rispetto delle norme, dell’ambiente e cercando la migliore soluzione possibile: per questo ci sono i tecnici competenti, dei quali o ci si fida o non ci si fida. I tecnici hanno fatto le valutazioni necessarie  e individuato il luogo più adatto. Capisco la preoccupazione dei cittadini, le rispetto, e come ripeto da mesi se qualcuno ha un’altra idea migliore ce la dica. Finora non ne sono arrivate e quindi il “sì, ma” è solo una discussione di stile: avrei preferito sentirmi dire “no, sono contrario” invece di vie di mezzo inutili per la discussione e per la città”.

Biffoni è intervenuto anche su alcune critiche nella gestione del Consiglio: “Sono stati invitati i rappresentanti di categorie economiche e sindacati, sentirsi dire che mancavano gli addetti ai lavori mi pare un’offesa per chi nel tessile ci lavora da anni e rappresenta imprese e lavoratori. Se non si è in grado di prendere decisioni, non si è in grado di governare: il mio mestiere non è piacere sempre e comunque a tutti ma fare le cose che sono il bene dell’intera comunità, prendere decisioni anche quando non è facile. Mi sarei aspettato la stessa chiarezza da tutti i consiglieri, anche con posizioni contrarie, piuttosto di un “sono a favore ma..”, utile solo per un tormentone su tik tok”.

Il costo totale previsto per la realizzazione dell’intero progetto è di poco meno di 19 milioni di euro (18.992.403 euro)   – di cui 2,1 milioni candidati ad ottenere i finanziamenti del PNRR – comprendente gli interventi sul suolo che ospiterà l’hub, la realizzazione degli edifici stessi e delle infrastrutture specifiche necessarie al funzionamento dell’impianto, l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature.

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