Pisa – Un forte coinvolgimento italiano nella valutazione dei due “progetti bandiera” della ricerca europea, sostenuti con un finanziamento decennale pari a un miliardo di euro ciascuno: Maria Chiara Carrozza, deputato e docente alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, di cui è stata rettore, è stata nominata presidente della Commissione che dovrà valutare il piano intermedio di sviluppo delle due iniziative, avviate nel 2013 e con durata decennale, chiamate ad affrontare grandi sfide scientifiche e tecnologiche del XXI secolo. Da un lato comprendere meglio il funzionamento del cervello umano realizzando anche un “supercomputer” ispirato proprio alle caratteristiche del cervello umano e, dall’altro, contribuire alla conoscenza e all’utilizzo del grafene, nanomateriale con resistenza del diamante e flessibilità della plastica.
Per fornire entro dicembre 2016 una prima valutazione, nell’ambito del programma di sviluppo europeo “Horizon 2020”, è stata nominata la Commissione presieduta da Maria Chiara Carrozza, formata da personalità di altissimo profilo nel panorama europeo che, come l’ex rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, vantano una lunga esperienza nella progettazione e nel coordinamento di ambiziosi progetti di ricerca, unita alla conoscenza approfondita delle politiche della ricerca e dell’innovazione in ambito europeo.
A fianco di Maria Chiara Carrozza sono stati scelti Charlotte Brogren, direttore generale dell’agenzia governativa svedese per l’innovazione (Vinnova), Ruth McKernan, direttore generale dell’agenzia governativa del Regno Unito per l’Innovazione (Innovate); Matthias Kleiner, presidente della “Leibniz Association”, che riunisce circa 90 istituzioni di ricerca tedesche; Paul Kidd, presidente della Abbeyvale Housing; Michal Kleiber, presidente dell’Accademia europea delle scienze e delle arti. La Commissione si incontrerà in seduta plenaria per la prima volta lunedì 1 febbraio al DG Connect della Commissione Europea, a Bruxelles.
Dagli atti arriveranno la valutazione e le raccomandazioni per proseguire nello sviluppo dei due “progetti bandiera” della ricerca europea, il cui successo servirà a preparare la strada per i prossimi progetti ed a contribuire al progresso della ricerca a livello globale. La Commissione assume quindi un ruolo fondamentale per indirizzare – nel rispetto delle sue prerogative – il lavoro degli scienziati.
“Sono orgogliosa di aver ricevuto questo incarico – commenta Maria Chiara Carrozza, raggiunta al telefono poco dopo l’ufficializzazione della nomina a Presidente – e farò del mio meglio per rispondere agli obiettivi fissati con le linee guida della valutazione europea”.