Parigi – Esce in Francia « Guerre » il primo dei due inediti di Céline riapparsi recentemente in circostanze misteriose già considerato un capolavoro dalla critica d’oltralpe. A pubblicarlo è Gallimard che per l’avvenimento ha anche allestito una mostra dei manoscritti dello scrittore osannato per il suo « Voyage au bout de la nuit » e odiato per il suo pamphlet antisemita « Bagatelles pour un massacre ».
« Guerre », un libro parzialmente autobiografico, è stato probabilmente scritto nel 1934, due anni dopo «Voyage au bout de la nuit » e tre anni prima del pamphlet antisemita che per anni ha messo al bando lo scrittore.
Il romanzo, di 150 pagine, è stato trascritto dal manoscritto che chiaramente era la prima stesura del libro. Una trascrizione difficile perché, ha spiegato all’agenzia AFP lo storico Pascal Fouché che ne ha curato l’edizione, « è scritto in modo molto rapido..con molti vuoti, ripetizioni, e goffaggini che sicuramente avrebbe corretto » nella stesura finale che però non ha mai intrapreso.
Il libro si apre con un soldato inglese che nel 1915, durante la prima guerra mondiale, salva il giovane Ferdinand, poi parla della sua convalescenza non lontano dal fronte,e infine la sua partenza per l’Inghilterra. Il suo soggiorno al di là della Manica viene invece narrato nell’altro manoscritto « Londres » che Galimard pubblicherà in autunno. Louis Ferdinand Céline, pseudonimo di Louis Ferdinad Auguste Destouches, era stato gravemente ferito nel 1914 durante una missione nelle Fiandre occidentali.
«Ci sono scene d’antologia, e questa presenza costante della morte, dell’orrore dei combattimenti che ci ricorda oggi la guerra in Ucraina . Per una prima stesura , il testo é molto forte» dice sempre Fouché. « Un testo breve, vivo, tragico e lubrico da mettere accanto agli altri capolavori dello scrittore » scrive Le Monde che parla di Guerre come di un « miracolo ». « Un libro mozzafiato » scrive il Journal du dimanche.
Secondo una ricostruzione del ritrovamento dei manoscritti, il libro sarebbe rimasto dieci anni negli archivi di Céline nel suo appartamento parigino lasciato precipitosamente nel 1944 per la Germania senza poter portare con sé i suoi scritti . I seimila fogli abbandonati a Parigi furono presi un gruppo di resistenti per poi scomparire nel nulla per una sessantina d’anni e poi essere consegnati al giornalista Jean-Pierre Thibaudat che li consegna alla polizia. Gallimard allora si fa avanti , determinato a pubblicare gli inediti prima che le opere di Céline non diventino di dominio pubblico nel 2032.