Guerra ucraina, USPID: “Per la pace, necessari i contatti con gli intellettuali russi”

Firenze – Riceviamo e pubblichiamo dall’Unione Scienziati per il Disarmo (USPID) una forte presa di posizione sul conflitto rsso-ucraino. 

“L’Unione Scienziati Per Il Disarmo ha tra i suoi obiettivi statutari la risoluzione dei conflitti, l’eliminazione totale delle armi di distruzione di massa e la diffusione della conoscenza dei rischi reali di guerra ed in particolare della guerra nucleare.
L’USPID ribadisce il fermo rifiuto della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie tra stati e condanna l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate russe.
Auspica l’immediato cessate il fuoco e il ritorno alla diplomazia, il dialogo e la negoziazione per la risoluzione del conflitto.
Esprime la propria solidarietà con il popolo ucraino, invita il governo italiano e la Comunità Europea a dare il massimo supporto per l’accoglienza dei profughi e gli aiuti alle popolazioni sotto attacco, e a mettere a disposizione le risorse necessarie per fronteggiare l’emergenza umanitaria.
Esprime inoltre la propria solidarietà con tutti le cittadine e cittadini russi che protestano e si oppongono alla guerra in atto, e in particolare con le scienziate, gli scienziati, le giornaliste e i giornalisti scientifici russi che con grande coraggio in una recente lettera aperta hanno espresso la loro forte opposizione contro le ostilità lanciate dalla Russia nei confronti del popolo ucraino.
L’USPID esprime sconcerto e profonda preoccupazione per la minaccia di uso dell’arma nucleare da parte del governo russo, minaccia che rappresenta di per sé un uso dell’arma nucleare. Questo non solo apre al rischio di una escalation nucleare del conflitto Russo-Ucraino, ma crea un pericoloso precedente che può spingere altri paesi a dotarsi di armi nucleari. Ricorda che nel Memorandum di Budapest firmato nel 1994 da Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna, l’Ucraina ha rinunciato al possesso delle armi nucleari ex-sovietiche e ha firmato il Trattato di Non Proliferazione, in cambio di garanzie sulla propria indipendenza e integrità territoriale.
L’USPID ribadisce la necessità, resa ancora più evidente dalla guerra in Ucraina, di un processo negoziale che, prendendo le mosse dal Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari e dal Trattato di Non Proliferazione, porti ad un mondo libero dalle armi nucleari.
L’USPID esprime grande preoccupazione per la situazione della centrale di Chernobyl e delle centrali nucleari attive in zona di guerra. Ricorda come per la sicurezza delle centrali sia necessaria in ogni caso la presenza di personale competente con turnazioni accettabili, e che anche le centrali inattive e in stand-by necessitano del continuo funzionamento dei sistemi di raffreddamento per garantire il controllo del materiale fissile. Chiede che venga data massima priorità al mantenimento in sicurezza di tutti gli impianti, per evitare il rischio di contaminazioni radioattive.
L’USPID considera la collaborazione scientifica e culturale tra i popoli come un potente mezzo di pace e in particolare considera il mantenimento dei contatti e delle collaborazioni scientifiche e culturali con gli intellettuali russi come un elemento cruciale per il ritorno alla pace.
L’USPID ribadisce la necessità di un immediato cessate il fuoco e invita l’Unione Europea e l’Organizzazione delle Nazioni Unite ad assumere un ruolo centrale e unitario per la mediazione tra le parti e la risoluzione del conflitto”.

Il documento è approvato dal Consiglio Scientifico dell’USPID e sottoscritto dal Segretario Nazionale dell’USPID, prof. Francesco Forti. 

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