Firenze – Scoppia la guerra dell’Arci a Firenze, oggetto della disputa di questo inedito scontro (Arci contro Arci) è la storica Casa del Popolo di via Bronzino, il “25 Aprile”. Infatti, l’immobiliare che ha dato lo sfratto all’associazione (affiliata Arci) è anch’essa affiliata all’Arci.
La situazione è la seguente: la Casa del Popolo, come spiega il presidente del circolo, Andrea Borselli, “gestiva tutte le attività e pagava tutte le spese comprese quelle dell’associazione Immobiliare, che a sua volta proteggeva le mura in cso di eventuali fallimenti della gestione”. Nel 2016, con l’insediamento alla presidenza di Borselli, veniva a galla la situazione debitoria. 250mila euro di debito, tra cui i 25mila euro con l’Immobiliare, risultanza del fatto che le gestioni antecedenti non avevano pagato gli affitti.
Nell’ottobre del 2018 arriva così il decreto ingiuntivo per la Casa del Popolo. E ora il presidente Andrea Borselli entra in sciopero della fame.
“Si tratta di una manovra strategica – dice Borselli – una strategia per far fuori il consiglio e dare in affitto gli spazi ai privati”. Insomma la volontà sembrerebbe quella di privatizzare degli spazi che sono sempre stati a disposizione della comunità, un punto di riferimento significativo per il quartiere, un centro di socializzazione che difficlmente potrebbe cessare al sua funzione senza profondi strascichi nei residenti.
“Abbiamo un debito – conclude Borselli – ma chiediamo che ci lascino lavorare per ripagarlo”.