La guerra dei Pistoiesi in Albania e Montenegro

Pistoia – Si è tenuta oggi, sabato 8 novembre, nella sala Maggiore del Palazzo Comunale la giornata di studi Soldati pistoiesi e toscani nella Resistenza in Albania e Montenegro 1943-1945.

L’iniziativa, suddivisa in due sessioni, stamani è stata dedicata all’Albania, mentre nel pomeriggio si parlerà del Montenegro. Il periodo analizzato va dalla caduta del fascismo alla crisi con l’armistizio dell’8 settembre 1943. Ad aprire il convegno è stato il sindaco Samuele Bertinelli cui sono seguiti gli interventi del generale Luigi Marsibilio, con la sua profonda esperienza di analista strategico, dello storico Massimo Coltrinari, autore di prestigiose monografie relative all’8 settembre in Albania e dalla docente dell’università di Tirana Nevila Nika che, prima di impegnarsi nell’insegnamento di scienze archivistiche all’università di Tirana, come direttrice dell’Archivio di Stato ha scoperto il fondo delle lettere italiane. Alla prima parte del convegno hanno partecipato numerose persone tra le quali studiosi pistoiesi e studenti dell’istituto tecnico Silvano Fedi-Enrico Fermi di Pistoia.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, hanno partecipato Miograd Lekic, già ambasciatore della Jugoslavia e poi ministro degli Esteri del Montenegro, oggi docente dell’Università Luiss e Jelena Djurovic, direttrice della Biblioteca Nazionale del Montenegro, attiva in molti progetti europei. Inoltre interverrà anche lo storico Eric Gobetti, autore di tre monografie su questi temi che nel 2013 ha realizzato, come consulente storico per RaiStoria, la trasmissione in tre puntate “La Divisione Garibaldi”.

Quella dei soldati pistoiesi e toscani che parteciparono alla Resistenza contro i nazisti in Albania, Montenegro, Sangiaccato – Resistenza che incomincia e si manifesta ancora prima di quella italiana – è una pagina di storia nazionale poco nota perché a lungo taciuta e raramente studiata. Tra numerose difficoltà, pur colti impreparati dall’armistizio, molti di questi uomini rifiutarono di arrendersi e consegnarsi ai tedeschi, ma si batterono al fianco delle formazioni partigiane locali, contribuendo non poco all’andamento della guerra contro il nazismo.

Intanto le lettere dei militari italiani e dei loro familiari degli anni 1944-45 mai consegnate per circostanze diverse, per censura o per difficoltà di inoltro, e conservate nell’Archivio di Stato di Tirana, arriveranno tutte, sia pur in fotocopia, a Pistoia per far parte di un fondo di documentazione sulle vicende degli italiani dopo l’8 settembre in Albania e Montenegro.

La giornata di studi fa parte di un più ampio progetto del Comune e del Cudir indirizzato a sviluppare la ricerca su temi che riguardano Pistoia e i suoi abitanti durante il secondo conflitto mondiale e la Resistenza, non solo locale.

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