Guerra all’influenza, più guardie mediche e un piano d’emergenza

Firenze – Picco influenzale in probabile arrivo (previsto per il fine settimana) e il sistema sanitario dell’Ausl Toscana centro continua il suo agguerrito presidio. Guardie mediche potenziate, pronto soccorsi giornalmente monitorati per quanto riguarda gli accessi e anche un “piano” aziendale per gestire l’eventuale sovraffollamento in caso di epidemia influenzale. 

Dall’inizio del nuovo anno il servizio di guardia medica è stato riorganizzato; ogni sabato mattina è attivo a partire dalle ore 08,00 anziché dalle ore 10.00. Si tratta di una nuova programmazione assistenziale stabilita nell’Accordo Regionale con la medicina generale lo scorso novembre. L’obiettivo è quello di potenziare l’integrazione fra i medici di medicina generale ed i medici di continuità assistenziale con particolare riferimento alla gestione condivisa dei pazienti polipatologici e complessi durante i giorni prefestivi e festivi, con la possibilità di attivare percorsi di diagnostica ed esami ematici in urgenza ed anche in stretto collegamento con il servizio infermieristico territoriale. 

Inoltre il direttore del dipartimento di Medicina Generale, il dottor Vittorio Boscherini,  ha inoltre stabilito che siano nuovamente rafforzate le Guardie Mediche anche in questo fine settimana; da oggi e fino a lunedì 7 gennaio le postazioni dove si è registrato un maggior incremento di richieste saranno potenziate e, al momento, sono le seguenti: Scandicci, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino zona nord ovest, Ponte di Mezzo, Rifredi e Empoli. 

Ogni giorno, inoltre, sono monitorati gli accessi ai 9 pronto soccorsi dell’Azienda Sanitaria: Santa Maria Nuova, San Giovanni Di Dio, Santa Maria Annunziata, Serristori, Borgo San Lorenzo, Pistoia, Pescia, San Giuseppe di Empoli, Prato. Questo al fine di mettere in atto in modo tempestivo, in presenza di un incremento straordinario di accessi, il “Piano” aziendale che prevede un aumento di personale con team aggiuntivi dedicati all’assistenza dei pazienti, incremento di posti letto “flessibili” per garantire il ricovero, potenziamento dei percorsi di fast track –prenotazioni urgenti- per gestire rapidamente visite specialistiche ed indagini diagnostiche e dimissioni dai reparti sette giorni su sette. 

Il “Piano”, ha spiegato il direttore sanitario Emanuele Gori, dà indicazioni precise per affrontare eventuali emergenze, come ad esempio se si verificasse il picco dell’influenza, ed è stato predisposto su indicazione dell’assessorato regionale alla salute. “Gli interventi organizzati che possono essere messi in atto riguardano in particolare l’aumento del personale, se necessario, e dei posti letto in area medica, – ha detto il DS- com’è accaduto, per esempio, al Santa Maria Annunziata dove è stato adottato il provvedimento di conciliare le degenze con le dimissioni, continuando a garantire anche l’attività chirurgica”. 

Continua ad essere alto il numero di coloro che si recano ai pronto soccorsi e, una volta valutati e trattati, vengono inviati al loro domicilio per il proseguimento delle cure com’è accaduto nella giornata di ieri: 93 su 115 al Santa Maria Nuova; 116 su 140 al San Giovanni Di Dio; 71 su 117 al Santa Maria Annunziata; 31 su 42 al Serristori; 35 su 45 a Borgo San Lorenzo; 64 su 148 al San Jacopo di Pistoia; 57 su 115 al S.S. Cosma e Damiano a Pescia; 139 su 191 a Empoli; 189 su 256 a Prato. In particolare al Santo Stefano di Prato il dottor Simone Magazzini, direttore del dipartimento di emergenza e urgenza, fa notare che gli accessi, complessivamente, si sono comunque ridotti rispetto ai primi giorni dell’anno. Magazzini, inoltre, vista l’alta percentuale dei codici a bassa priorità trattati nei Pronti Soccorso, invita i cittadini a fare ricorso alle strutture di emergenza e urgenza solo per le situazioni cliniche più impegnative e per i sintomi riconducibili alla sindrome influenzale di rivolgersi ai servizi attivi sul territorio, come ad esempio le guardie mediche ora potenziate. 

Per quanto riguarda la campagna vaccinale quest’anno l’adesione è stata superiore a quella del 2016-2017 con una percentuale, quindi, al di sopra del 54%. “Ricordo che la campagna è ancora in corso e –dice Boscherini- chi non avesse ancora effettuato la vaccinazione è ancora in tempo dal momento che il picco dell’influenza è previsto per la prossima metà di gennaio”.

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