Guerra alle auto, come si arma Parigi

Parigi –  Parigi, da tempo in guerra contro la circolazione delle auto nelle sue vie, ha oggi impresso una forte escalation nella sua lotta all’inquinamento mettendo off limits tutte le vetture immatricolate prima del gennaio 1997 . Un giro di vite che risparmia, ma solo fin all’estate, anche quelle immatricolate prima del 2001, in gran parte delle macchine diesel. Alle auto con più di 20 anni sarà ora concesso di circolare dalle 8 di sera alle 8 del mattino. Poi ferme, pena una multa. Le altre potranno muoversi solo se provviste di un bollo che attesterà il loro livello di inquinamento. Le nuove norme sono scattate oggi, dopo una serie di contestati blocchi della circolazione decisi per far fronte all’alto livello di inquinamento dell’aria. Le sanzioni, per chi non rispetterà le regole, scatteranno però solo il mese prossimo, dopo un periodo di “clemenza” destinato a “digerire” le nuove disposizioni. Al momento infatti solo il 10% dei proprietari del parco macchine di Parigi e dell’Ile de France si sono già procurato il bollo “Crit’air” che permette loro circolare senza problemi

“Non chiediamo di vendere la macchina, ma di utilizzarla diversamente” ha spiegato Christophe Nadjovski, braccio destro del sindaco Anne Hidalgo ricordando in un’intervista al giornale «  20 Minutes » che la città é dotata di una delle migliori reti di trasporto urbano al mondo. Peccato però che proprio mentre viene sferrata la guerra all’inquinamento di superficie, inquietanti analisi segnalano che l’aria che si respira nei metro e RER é assai più malsana di quella che si respira in superficie a causa del traffico automobilistico. In molte stazioni il livello di inquinamento é dieci volte superiore a quello registrato nelle vie della capitale, con percentuali di monossido e diossido di carbonio e particelle spesso fino a quattro volte superiori ai tassi consentiti. Chiaramente sono le ore di punta le più nocive per gli oltre 3 milioni di passeggeri che ogni giorno prendono i mezzi sotterranei dalle 300 stazioni della rete urbana e extraurbana. L’iperinquinamento é legato a vari fattori, che vanno dal materiale vetusto, all’attività ferroviaria in quanto tale soprattutto nelle fasi di frenaggio. Anche fattori esterni, come l’inquinamento esterno, pesano in quanto molte bocche di areazione sono all’altezza dei tubi di scappamento delle auto.

Intanto c’è già chi cerca di approfittare della situazione, offrendo su internet i bolli Crit’air a prezzi che sfiorano i 20 euro, quattro volte il costo ufficiale.

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