Scoperti 68 milioni di denaro pubblico distratto per corruzione e malaffare nella pubblica amministrazione, smascherati 951 finti poveri per un totale di 1,5 milioni di truffa al sistema walfare.
Sono solo alcuni dei risultati ottenuti dal Comando Regionale Toscana della Guardia di Finanza. Nel 2011 infatti le fiamme gialle hanno fatto registrare significativi passi avanti soprattutto nella lotta alle grandi frodi e al contrasto alla criminalità organizzata.
Molti gli ambiti di competenza del comando regionale diretto dal generale Giuseppe Vicanalo. Particolare attenzione, come appena sottolineato, alla tutela della spesa pubblica. Le indagini più significative del 2011 sulle grandi frodi hanno riguardato:
– l’Università degli Studi di Siena, con la denuncia di 47 persone per peculato, abuso d’ufficio, truffa e falsità ideologica; danni erariali segnalati alla Corte dei Conti per 33 milioni di euro.
– l’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze che ha contabilizzato 1.500 mandati di pagamento per missioni fuori sede a fini non istituzionali, duplicazioni di rimborsi spese ed altre irregolarità, con la denuncia di 18 persone per peculato, abuso d’ufficio e truffa aggravata e 3,4 milioni di danni erariali.
Ma oltre ai singoli casi, nel rapporto del generale Vicanolo è un altro il dato sulle frodi che colpisce particolarmente. Ogni due controlli, su persone beneficiarie di prestazioni socieli agevolate, almeno uno ha dato esito irregolare per una percentuale totale del 52%. Un forte aumento rispetto al 2010 quando la percent uale di irregolarità si attestava sul 35%. Come già evidenziato sono stati addirittura 951 i finti poveri smascherati.
Ottimi risultati ottenuti anche nella lotta al crimine organizzato e in particolar modo al traffico di stupefacenti. Anche in questo caso troviamo un dato in forte crescita che fa riflettere: sono infatti 1.824 i Kg di droga sequestrati (147 le persone arrestate), ben il 234% in più rispetto al 2010. Inoltre sono stati effettuati accertamenti bancari su 108 soggetti indiziati di collegamenti con associazioni mafiose e di 72 società da essi controllate. Grazie a tali verifiche l'Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro di addirittura 682 beni immobili, per un valore di oltre 85 milioni di euro, posseduti dagli indagati senza giustificarne la provenienza ed in misura sproporzionata rispetto ai propri redditi.
Riscontri molto positivi anche nella lotta alla contraffazione e al reciclaggio:– chiusi 57 laboratori di produzione, scoperti 83 depositi di merce contraffatta, eseguiti 309 controlli “a valle” presso ambulanti ed esercizi commerciali, denunciate 364 persone e sequestrati oltre 18 milioni di metri quadri di tessuti. In fine da evidenziare anche i risultati prodotti dalla lotta all'usura, ai reati societari e fallimentari: – denunciati 27 usurai, di cui 9 tratti in arresto, spossessandoli di beni per oltre 12 milioni di euro, anche in questo caso si riscontrato un aumento del 12% rispetto al 2010. Sono state invece invece 67 le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria per reati societar i e delitti di bancarotta fraudolenta, di cui 6 arrestate.