Il procuratore capo di Parma Gerardo Laguardia conferma: il dg di Iren Andrea Viero, all’epoca dei fatti ad di Enìa, è indagato per abuso d’uffico nell’inchiesta aperta sull’inceneritore in costruzione a Uguzzolo.
Il reato è ipotizzato perché, spiega Laguardia, “riteniamo che essendo Enìa una società partecipata, il suo amministratore è un pubblico ufficiale”. In particolare il procuratore chiarisce che il reato contestato riguarda un appalto da 5,3 milioni assegnato da Enìa ad Hera per la progettazione di una parte del polo ambientale di cui fa parte anche il termovalorizzatore.
Secondo la Procura l’appalto, che è stato assegnato in maniera diretta, avrebbe dovuto invece essere sottoposto a gara pubblica. “Ciò è comprovato – commenta Laguardia- dal fatto che per tutti gli altri appalti Enìa ha fatto le gare mentre l’unico assegnato direttamente è quello ad Hera”. Sui nomi degli altri indagati circolati in questi giorni, tra cui figurerebbe anche l’ex sindaco Elvio Ubaldi, Laguardia dice: “Non commento, quindi non confermo né smentisco i nomi che non sono stati divulgati da questo ufficio”.
Il procuratore chiarisce inoltre che la richiesta di sequestro preventivo avanzata dal pm Roberta Licci, su cui il gip Maria Cristina Sarli si esprimerà nei prossimi giorni, è stata motivata anche da una seconda ipotesi di reato riguardante una “violazione urbanistica”. A questo proposito il procuratore capo fa notare che la sentenza del Tar che ha dato ragione alla multiutility sull’abuso edilizio denunciato dal Comune, “non costituisce pregiudiziale in un processo penale”. Per il reato di abuso edilizio, conclude il procuratore, “sono indagati i responsabili del cantiere”. (Fonte Dire)