Greve in Chianti (Firenze) – Negli ultimi dieci anni il numero dei nati registrato nel territorio chiantigiano si è ridotto sensibilmente: nel 2005 erano 144, nel 2015 la flessione registrata dal Comune è stata talmente importante da raggiungere il minimo storico e scendere a quota 72, esattamente la metà.
Un trend che emerge dall’indice demografico elaborato dagli Uffici Urp e Ced del Comune, e che accende le preoccupazioni del sindaco Paolo Sottani. Infatti, mettendo in relazione il crollo delle nascite con la riduzione dei residenti nel territorio grevigiano, ci si accorge che il fenomeno preso nella sua unitarietà comporta dei rischi per la vita sociale ed educativa del territorio.
Per quanto riguarda la residenza, ecco i dati: se fino a cinque anni fa il territorio avrebbe potuto superare la soglia dei 15mila abitanti, considerato che la popolazione residente allora si aggirava intorno a quota 14.700, la diminuzione si è intensificata gradualmente negli anni fino a giungere a 13.900.
E così, i primi riflessi inevitabili di questo trend negativo si riflettono sulle strutture e le classi degli studenti. Le preoccupazioni del sindaco Sottani trovano un riscontro molto concreto sul territorio: è molto probabile che quest’anno manchino i numeri per formare la prima alla scuola primaria di San Polo e le prospettive per le altre classi non sono incoraggianti. Nel settore dell’edilizia scolastica occorre indirizzare le risorse del bilancio comunale verso opere e interventi di ristrutturazione e miglioramento degli edifici esistenti. Anche sul fronte sportivo il calo delle nascite può costituire un problema per le società attive sul territorio. Potrebbe non essere sufficiente il numero dei bambini necessario a portare avanti l’importante attività di formazione giovanile, anche in funzione della costituzione dei vari livelli delle squadre.
L’assessore alla Pubblica Istruzione fa notare che il compito dell’amministrazione comunale sarà quello di attivare tutti gli strumenti possibili, purché di sua competenza, per far sì che la scuola, punto cardine della vita di un’intera comunità, abbia uno spazio di primo piano nel tessuto sociale di Greve e delle sue frazioni e rimanga una risorsa da tutelare, valorizzare, promuovere, attraverso progetti specifici che vadano incontro alle esigenze delle famiglie. Dalla scuola dipende la crescita culturale ed economica di un territorio. Al problema delle culle vuote l’amministrazione comunale cercherà di far fronte partendo dalla necessità di sostenere e favorire le donne che lavorano.