Da Napoleone a Beethoven, quest’anno un inedito percorso per conoscere Palazzo Spalletti Trivelli, sede centrale della banca in via Emilia San Pietro 4; apertura al pubblico sabato 1 ottobre dalle 9 alle 19 con visite guidate gratuite e senza prenotazione

Credem apre per il 15° anno consecutivo la propria sede di Palazzo Spalletti Trivelli in via Emilia S. Pietro 4 a Reggio Emilia sabato 1 ottobre dalle 9 alle 19 nell’ambito dell’iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) “Invito a Palazzo”. Tale iniziativa consente al pubblico di visitare gratuitamente i palazzi e le collezioni d’arte di proprietà delle banche italiane.
L’evento di questa edizione, intitolato “Tra sete, fasti e mitologie: storia di Palazzo Spalletti Trivelli a Reggio Emilia” sarà dedicato alle vicende storiche che hanno visto coinvolta la dimora nel corso dei secoli.
In particolare, l’itinerario consentirà ai visitatori di approfondire la storia del palazzo, che si lega a quella di Reggio Emilia a partire dalla produzione della seta, della quale sia i conti Guicciardi sia i conti Spalletti Trivelli, nobili proprietari della dimora, furono protagonisti tra il Seicento e l’Ottocento.
Alcune vicende legate alle nobili famiglie che hanno abitato l’edificio saranno illustrate anche alla luce dei rapporti con personaggi storici, tra cui Napoleone Bonaparte, che vi soggiornò nel 1796, e Ludwig van Beethoven, che nel 1802 dedicò a Giulietta Guicciardi, cresciuta tra le mura del palazzo reggiano e in seguito trasferitasi a Vienna, la famosa sonata “Al Chiaro di Luna”.
Un’attenzione particolare sarà rivolta alla decorazione delle sale, di gusto neoclassico, con scene tratte dalla mitologia greca e romana. Inoltre, di particolare rilievo artistico sono gli ambienti decorati a trompe-l’oeil con tendaggi e colonnati, che traggono ispirazione dai modelli dei lussuosi palazzi romani. Il percorso proposto evidenzierà anche l’originaria funzione degli ambienti, permettendo al pubblico di rivivere le emozioni degli ospiti un tempo accolti nella residenza nobiliare.
Nel dettaglio, i visitatori saranno divisi in gruppi di circa 30 persone e oltre alle sale del palazzo potranno ammirare le numerose opere d’arte parte della collezione dell’istituto con il commento di Franco Bonvicini, Antonio Brighi, Odette D’Albo, Filippo Silvestro e Alessandra Tellurio.

“Il patrimonio artistico e culturale dell’istituto rappresenta un’eccellenza del nostro territorio”, ha dichiarato Giorgio Ferrari, Presidente Credem, “e per noi è motivo di grande soddisfazione aprire per il 15° anno la nostra sede alla cittadinanza per condividere e tramandare la storia del palazzo e le opere in esso custodite. L’adesione dei cittadini è sempre stata molto importante e dimostra quanto interesse vi sia verso la cultura, e questo ci incoraggia a continuare ad investire su questa importante iniziativa”, ha concluso Ferrari.
Oltre al percorso storico destinato a far rivivere gli antichi fasti della dimora, il pubblico potrà ammirare anche le due collezioni custodite a palazzo Spalletti Trivelli.
La prima è una raccolta d’arte orientale, con reperti provenienti da Cina, India, Cambogia, Birmania, Mongolia e Giappone. Gli oggetti conservati nelle teche risalgono a un arco temporale che va dal 2000 a.C. al XIX secolo, come vasi in porcellana, bronzi dorati, smalti cloisonné e statue in terracotta.
La seconda è una collezione di pittura antica del ‘500, del ‘600 e del ‘700, nella quale si possono ammirare dipinti degli artisti più importanti attivi a Reggio e in Emilia, con capolavori, tra gli altri, di Francesco Francia, Lorenzo Costa, Denis Calvaert, Guido Reni, Guercino, Camillo Procaccini, Alessandro Tiarini, Giovanni Lanfranco, Luca da Reggio, Leonello Spada, Giuseppe Maria Crespi, Felice Boselli e Cristoforo Munari.
Infine, sarà possibile visitare le rovine dell’area del Foro romano dell’antica Regium Lepidi, databili dal II sec. a. C. al IV sec. d.C., che costituiscono l’unico sito archeologico attualmente accessibile a Reggio Emilia. Sono infatti visibili i resti di un grande edificio pubblico, la Basilica, e di un’altra imponente costruzione, corrispondente forse al Tempio cittadino.