Grandi Toscani: una legge per celebrarli

Firenze – “I Grandi Toscani. Celebrazione di personalità illustri e istituzioni storiche della Toscana”, questa la legge approvata martedì 12 febbraio, dall’Aula di palazzo del Pegaso, dopo esser stata licenziata dalle commissioni I e II riunite in seduta congiunta. A favore si sono espressi i consiglieri del Partito democratico, a eccezione di Paolo Bambagioni; il Movimento 5 Stelle, Sì Toscana a sinistra, Articolo 1 Mdp e Gruppo misto Tpt hanno votato contro, mentre Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega si sono astenuti.

L’atto, di iniziativa di Eugenio Giani, Lucia De Robertis e Antonio Mazzeo, è stato illustrato dallo stesso presidente dell’Assemblea, che ha sottolineato “la vocazione del Consiglio regionale nel valorizzare l’identità della Toscana”.

In tale contesto, la legge fa riferimento a tre grandi anniversari per il 2019. Il primo è il cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, genio indiscusso, artista e scienziato, talento universale del Rinascimento che incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza. A sostegno delle tante iniziative e celebrazioni che si terranno sul territorio, in sinergia anche con quelle a carattere nazionale e internazionale, il Consiglio interviene stanziando 50mila euro.

Contributo di uguale entità (per programmare celebrazioni da effettuarsi in proprio o tramite sostegno alle iniziative proposte dal territorio regionale) anche per il 250esimo dalla nascita ad Ajaccio di Napoleone, discendente dal nobile casato dei Buonaparte di San Miniato. Nel 1700 quella che sarebbe divenuta una delle più grandi famiglie della storia del mondo aveva accertato la propria origine toscana. Non a caso, come ricordato dal presidente: “San Miniato è l’unica città italiana citata dal generale corso nel memoriale di S. Elena”.

Il 2019 sarà anche l’anno di Cosimo dei Medici (Firenze, 12 giugno 1519 – Firenze, 21 aprile 1574) e gli anniversari saranno due: i 450 anni dal Granducato di Toscana e i 500 anni dalla nascita del secondo e ultimo Duca di Firenze. Il 12 giugno 2019 a palazzo del Pegaso sarà organizzato un evento clou, con una mostra nella sede dell’Expo’ vetrina dei Comuni, in via Ricasoli, per ricordare i 500 anni dalla nascita del padre della Toscana moderna. Per rendere diffusa l’idea e il ricordo di Cosimo, il Consiglio regionale avrà a disposizione 80 mila euro, sia per le iniziative dell’Assemblea che per permettere alle amministrazioni di rendere omaggio a colui che ha unificato la Toscana, lasciando segni indelebili su tutto il territorio, a partire dalla fortificazione di Portoferraio, voluta proprio da Cosimo I e detta “Cosmopoli”, ovvero città di Cosimo.

La proposta di legge, infine, destina 65mila euro per celebrare altri anniversari nel 2019, legati a grandi personalità di toscani o a istituzioni storiche del territorio. Lo stesso presidente Giani si è soffermato sull’ampliamento di questa platea, citando altri grandi personaggi. Tra questi il presidente dell’Assemblea ha ricordato Pietro Igneo, Gherardo Appiano, Leonardo Fibonacci, Manente degli Uberti, la Beata Giulia di Certaldo, Lorenzo de’ Medici, Andrea Contucci, Giuseppe Dolfi, Giovanni Battista Giorgini, Oriana Fallaci, Giuseppe Mazzoni, Indro Montanelli, Giovanni Spadolini, Caterina de’ Medici, Antonio Meucci.

Tra le istituzioni storiche Giani ha menzionato il seicentenario dalla fondazione dell’Istituto degli Innocenti. “Con questa proposta di legge, che stimola la progettualità territoriale – ha spiegato il presidente – intendiamo valorizzare l’identità della nostra regione e dimostrare che toscani si nasce e si diventa”.

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