“Il Grande Lebowski” torna al cinema in versione rimasterizzata

Lunedì 29 dicembre ritorna in sala uno dei film più famosi dei Fratelli Coen, già registi di pellicole cult come Fargo (reduce da una serie televisiva di grande successo e da un film che prende il via dalle leggende urbane nate attorno alla loro opera, presentato al Sundance Film Festival). Alle ore 21 al Cinema Odeon verrà proiettato“Il Grande Lebowski” di Joel Coen in una nuova versione digitale rimasterizzata a quindici anni di distanza dalla sua uscita nelle sale e in occasione del compimento dei 60 anni del regista (mentre il fratello Ethan Coen firma la sceneggiatura, i due si sono uniti nella produzione del film).

Uscito nel 1998, questo film-cult racconta di uno stravagante personaggio interpretato da Jeff Bridges, il Drugo (traduzione italiana del “The Dude” della versione originale che si ispira al gergo di un altro film cult “Arancia Meccanica”, diretto da Stanley Kubrick e tratto dal romanzo altrettanto cult di Anthony Burgess): fannullone cronico, guru che vive giocando a bowling, fumando marijuana e bevendo White Russian. Un personaggio trasandato che ascolta in cuffia il suono dei birilli, va al supermercato in accappatoio e sandali di gomma (tra l’altro, di proprietà dello stesso attore) e pensa che il paradiso sia una pista di legno con un buco in fondo. Insieme agli amici Walter (John Goodman), esaltato ex combattente del Vietnam per il quale il bowling è praticamente una ragione di vita (sua l’eccezionale battuta: “Questo non è il Vietnam, è il bowling: ci sono delle regole”) e Donny (Steve Buscemi), il Drugo è vittima di uno scambio di persona. Due brutti ceffi fanno irruzione nel suo appartamento credendo di avere a che fare con Jeff Lebowski, miliardario di Pasadena, e non con Lebowski, disoccupato cronico. I due scagnozzi faranno l’errore di rovinare il tappeto del Drugo che deciderà di andare a trovare il suo ricco omonimo per chiedere un risarcimento. Verrà così coinvolto in un’intricata serie di vicende che lo invischieranno, suo malgrado, in rapimenti e riscatti, in compagnia di artisti pazzoidi e giocatori di bowling che si credono delle divinità.. Nel cast anche Julianne Moore (che appare nuda e sospesa su un dondolo intenta a schizzare una tela, “alla Pollock”) e il compianto Philip Seymour Hoffman (nei panni del viscido lacchè del miliardario).

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