Grande festa per il compleanno di Tommasino e per la casa accoglienza numero 20 della Fondazione Bacciotti (Foto)

Firenze – Il ventesimo appartamento per il piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Meyer, la ventesima candelina che avrebbe spento Tommasino Bacciotti. Per la sua festa, per questo compleanno e per questo importante regalo che la Fondazione Bacciotti ha fatto a Firenze e a tutte le famiglie costrette a ricorrere al Meyer per curare i figli, in tanti sono arrivati  sul lungarno Ferrucci. E per tagliare il nastro di questa nuova casa messa a disposizione gratuitamente dei genitori e parenti di chi all‘Ospedalino combatte contro il cancro. E per testimoniare quanto ancora, tutti insieme, si possa e si voglia fare per tutti questi piccoli grandi palatini

Tanti davvero e tanto tutti vicini, vicinissimi alla Fondazione. Da Jimmi Ghione al sindaco Nardella, da Giancarlo Antognoni al cardinale Betori, dai Cavalieri di Sant’Appiano – ministro Lotti compreso – al presidente del consiglio regionale Giani, dalla squadra di basket della Fiorentina a tantissimi cittadini e volontari della Fondazione.

“Grazie – ha più volte ripetuto Paolo Bacciotti – ai presenti mentre faceva visitare l’accogliente appartamento – per averci aiutato a dare una casa alle famiglie dei bambini malati. Ci possono stare per il tempo delle cure, ci possono portare anche il cane o il gatto, e tutto quello che può far sentire a casa sua il bambino malato. Vogliamo che non gli manchi niente e sappiamo che riunire la famiglia è un aiuto in più nel percorso di guarigione. E’ un regalo che facciamo ai tanti bambini che attraversano momenti difficili ed è anche un messaggio per il servizio di sanità nazionale che sicuramente ne trarrà beneficio”.
Un breve saluto anche da parte di Jimmy Ghione che otto anni fa in Tv denunciò un sedicente guaritore e che da allora è sempre vicino alla Fondazione e che si è complimentato con le istituzioni fiorentine brave a partecipare a questo progetto delle Case di Accoglienza. Un progetto che ha sottolineato Betori è nello spirito del Vangelo. E che dà gioia – ha detto Nardella- perché si vede realizzato un luogo di speranza fatto con tanto amore. Toccante la testimonianza di Carrai, presidente dell’Aeroporto di Firenze, che ha insistito sull’importanza della vicinanza della famiglia ai piccoli malati sulla capacità della Fondazione di legarsi al territorio. Un tema più volte toccato dall’assessore comunale Funaro e quella regionale Saccardi da  Zanobini, direttore generale del Meyer. Applaudito l’intervento di Antognoni che ha regalato a Paolo e alla moglie Barbara una maglia della Fiorentina con il numero 20 e allegria con la carica dei Cavalieri di Sant’Appiano.
“Sono doppiamente orgoglioso come ministro e come fiorentino e lo sono grazie a quello che sta facendo la Fondazione Bacciotti – ha concluso il ministro Lotti – Perché girando per l’Italia mi è capitato di incontrare persone che sono state al Meyer, che sono state curate, che hanno conosciuto questo progetto che sono certo si svilupperà ancora grazie all’amore e alla partecipazione di questa città. Anni fa speravamo di arrivare a 20 di queste case, ora punteremo a 40″.
L’inno di Mameli, con la banda a suonarlo nonostante la pioggia, il taglio del nastro e una splendida torta al cioccolato hanno aperto le porte e dato il via verso un nuovo traguardo della Fondazione Bacciotti.
(foto di Maurizio Fanciullacci)
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