Firenze – La Fiorentina pareggia al Franchi per 3-3 contro il Napoli in una partita spettacolare venendo beffata dal rigore del pari in pieno recupero dopo aver recuperato per due volte lo svantaggio. Una serata che rimarrà nei ricordi dei tifosi per lungo tempo sia per la prestazione ottima dei gigliati, capaci di trovare il vantaggio all’82esimo con il neo entrato Zarate (al secondo gol consecutivo dopo la Lazio), per poi essere beffati dal dischetto dopo un fallo ingenuo di Salcedo sul furetto Mertens a pochi secondi dallo scadere.
Peccato davvero, perché oltre ai tre punti ai viola serviva anche un’ iniezione di fiducia per lavorare con più tranquillità durante la sosta e placare le polemiche delle ultime settimane con una parte della tifoseria a chiedere l’esonero di Sousa. Ma i segnali positivi regalati dalla serata sono diversi, a partire dalla consacrazione a vero fenomeno del talento Bernardeschi, autore di una doppietta straordinaria e dell’assist al bacio per Zarate. Una partita giocata da vero leader per il giovane trequartista che ha dispensato qualità e quantità per tutto l’arco del match.
Insieme a lui l’altro prodotto del vivaio, quel Federico Chiesa che sta crescendo sotto l’ala di Sousa e che trova di partita in partita sempre più sicurezza nei suoi mezzi, dal futuro assicurato. Altro elemento che fa ben sperare è stato l’approccio della squadra e la mole di gioco espressa, con un accenno di quel pressing che l’anno scorso fece le fortune dei viola nella prima parte di campionato. Bene anche Oliveira e Cristoforo, rimasti sempre in disparte in questa prima parte di stagione e che oggi hanno fatto vedere di poter dare una mano. Nota stonata il solito Tomovic, capitano questa sera, che oltre ad avere regalato palla a Mertens nel secondo gol, è apparso sempre distratto e in ritardo nelle chiusure.
Sousa è soddisfatto dalla gara dei suoi: “Sono soddisfatto perché conosco bene la mia Fiorentina e i miei giocatori. La vittoria sarebbe stata importantissima oggi, è un grande peccato aver subito la rimonta nel finale. Ci sono tanti fattori esterni che possono influenzare il rendimento della squadra, ma noi dobbiamo pensare solamente a noi stessi. Salcedo sta cercando di acquisire i nostri principi di gioco, ho schierato lui terzino e Tomovic centrale, perché Nenad è più abituato a giocare in questo ruolo. Il Napoli è una squadra velocissima e per questo ho preso la mia decisione. Tomovic, inoltre, aveva giocato centrale con buoni risultati anche contro l’Inter. “Bernardeschi? Oltre ad avere un grande talento, ha l’intelligenza tattica che gli consente di esprimere al massimo le sue qualità.
Ora la pausa che la prestazione di stasera renderà tranquilla e in cui Sousa dovrà continuare a lavorare sul pressing e sull’approccio, potendo recuperare giocatori fondamentali come Borja e Gonzalo di cui sopratutto a Roma con la Lazio si è sentita la mancanza. Confidando in un nuovo anno alla grande.
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