Firenze – Una gran folla, prevalentemente di fiorentini, ha partecipato stamani all’inaugurazione del Museo Novecento all’ex convento delle Leopoldine in piazza Santa Maria Novella. Sarà per la scoperta di uno spazio di grande valore artistico e architettonico chiuso da 30 anni, sarà per la novità di un museo che mette Firenze accanto alle città che hanno nel loro menù turistico anche un’offerta culturale legata al passato più recente, sarà – non certo da ultimo – anche per l’ingresso gratuito, sta di fatto che la città ha accolto con grande entusiasmo e favore l’iniziativa partita dalla Giunta Renzi e inaugurata da quella Nardella.
Il sindaco ha tagliato il nastro intorno alle 13, dando il via alla cavalcata nei tre piani, 15 spazi per più di 300 opere, nei quali si articola l’esposizione permanente. “Interessante” è stato l’aggettivo più usato dai visitatori, che comunque hanno apprezzato le diverse collezioni e anche quella parte del percorso multimediale, di un livello documentario più che artistico, che mostra “le contaminazioni” tra musica, arti visive, comunicazione di massa e design. Interessante anche la raccolta delle opere degli artisti che risposero all’appello di Carlo Ludovico Ragghianti che dopo l’alluvione del 1966 invitò gli artisti di tutto il mondo a inviare opere a Firenze per costituire un Museo internazionale dell’arte contemporanea. In questa sezione ci sono opere di bravi artisti toscani che documentano la vitalità del territorio.
La parte più preziosa è al livello due del chiostro di Michelozzo. Si tratta della collezione Alberto Della Ragione, un tempo esposta (ma solo parzialmente ) in un edificio di piazza della Signoria, ma che non era mai entrata nel circuito culturale della città. In queste sale ci sono i grandi della pittura italiana del Novecento: da Morandi a Carrà, da Campigli a De Pisis, da Casorati a De Chirico. Un vero entusiasmo nei fiorentini ha suscitato l’ultimo piano, “l’idea di Firenze nel cinema”, un montaggio di tutte le pellicola più famose ambientate nella Città del Giglio. Fra gli spettatori sorgeva spontaneamente una gara a riconoscere i film da cui sono tratti gli spezzoni. Ha vinto una signora di piazza Tasso.
In alto, nel chiostro, i visitatori sono accolti da una installazione al neon di Nannucci. Everything might be different, tutto potrebbe essere differente, ma del museo Novecento difficilmente si potrebbe dire che potrebbe essere better, meglio.
Per tutta la giornata il Museo rimarrà aperto gratuitamente fino alle 22. Da domani apertura regolare con i seguenti orari: Orario estivo (1 aprile – 30 settembre) Lunedì, Martedì e Mercoledì 10:00 – 21:00 Giovedì 10:00 – 14:00 Venerdì 10:00 – 23:00 Sabato – Domenica 10:00 – 21:00 Orario invernale (1 ottobre – 31 marzo) Lunedì, Martedì e Mercoledì 10:00 – 18:00 Giovedì 10:00 – 14:00 Venerdì 10:00 – 21:00 Sabato – Domenica 10:00 – 20:00 Sabato 28 e domenica 29 giugno open days con accesso gratuito a tutti, anche con visite guidate e laboratori “Io gioco con l’arte” offerti dal Gioco del Lotto, partner ufficiale del Museo Novecento.