Firenze – Mikhail Gorbaciov non fu solo il leader della glasnost, dell’apertura dell’Urss all’Occidente, del tentativo di fare entrare la Russia dentro il corso occidentale della storia. Il suo impegno fu a 360°, e non tralasciò neppure il profilo ecologico del pianeta. Anzi. Nel discorso di chiusura del “Forum globale sull’ambiente e sullo sviluppo per la sopravvivenza” (titolo che a nostri tempi suona amaramente profetico) che si tenne nel gennaio 1990 a Mosca, il leader sovietico non solo disse solennemente al mondo che l’Urss era pronta a sospendere “in ogni momento” e “permanentemente” gli esperimenti nucleari a fronte di un impegno speculare degli Stati Uniti, ma si lanciò in un vero e proprio programma ecologico internazionale per la salvaguardia della biosfera per ricostituirne le “forze vitali”.
A sottolineare l’esistenza di una spiccata coscienza ecologista in Gorbačëv è Valdo Spini che si trovava, con l’on.Tina Anselmi, ad un convegno che si tenne a Mosca nel gennaio 1990 . Spini era invitato a titolo personale e in quel periodo era sottosegretario al Ministero dell’Interno (ricordiamo che nel 1992 Giuliano Amato nominò Spini sottosegretario agli Affari Esteri e nel marzo 1993 lo promosse al ruolo di Ministro dell’Ambiente, che continuerà a ricoprire anche nel successivo governo Ciampi): “Tra le iniziative innovatrici che prese Gorbačëv fu la convocazione a Mosca, nei giorni 15-19 gennaio 1990, di una bellissima conferenza di esponenti politici e religiosi sul tema dell’ambiente, con personaggi provenienti da tutto il mondo, ivi compreso l’allora giovane senatore Usa Al Gore – ricorda il presidente della Fondazione Rosselli – Dall’Italia eravamo stati invitati Tina Anselmi (Dc) ed io. Il governo italiano, informalmente, era molto contento della nostra partecipazione”.
Destò probabilmente un certo stupore constatare che un leader sovietico avesse non solo a cuore le sorti del pianeta dal punto di vista ambientale, ma lanciasse anche alcune proposte che si presentavano molto avanzate, come la necessità, sostenuta da Gorbačëv, di creare un meccanismo internazionale di controllo ecologico. Ovviamente, il leader sovietico sottolineò come in ogni caso un completo bando degli esperimenti nucleari fosse il più importante passo verso la tutela dell’ambiente. Gorbacev intendeva preparare così l’Urss ad un appuntamento molto importante, la conferenza dell’Onu di Rio de Janeiro del 1992 “Ambiente e sviluppo”,che rappresentò una pietra miliare nel cammino per una politica ambientale a livello internazionale. Solo che nel 1992 Gorbačëv non era più al potere.
Foto: Mikhail Gorbačëv con Ronald Reagan e Valdo Spini