Firenze – La raffigurazione del giovane granduca Cosimo II de’ Medici, con le allegorie di Siena e Firenze, fa la sua sorprendente apparizione sopra un portale, riemerso, dopo un lungo letargo, durante i lavori di restauro per l’ampliamento delle Gallerie degli Uffizi. Non è l’unica scoperta. Il tempo e uno strato di intonaco hanno protetto altri affreschi del Seicento e del Settecento, tra i quali il ritratto del granduca Ferdinando I e delle decorazioni floreali settecentesche.
Sicuramente l’affresco più pregiato e anche meglio conservato è quello che mostra il giovane Cosimo II, attribuito alla cerchia del pittore Bernardino Poccetti, prolifico pittore fiorentino attivo dalla seconda metà del Cinquecento fino al 1612, e specializzato in affreschi e grottesche. Ai lati del granduca sono dipinte le allegorie delle due città toscane.
Le sale dell’ala di Ponente, il pianterreno dell’ala di Levante insieme ad altre sale poste nel seminterrato della Galleria degli Uffizi, le aree che si stanno preparando per la realizzazione dei nuovi Uffizi, sono state generose nel custodire delle opere e a restituircele nella loro originale bellezza.
Con il recupero di questi spazi il complesso subisce un riassetto generale prevedendo anche un diverso accesso al Museo. L’ingresso sarà al piano terra dell’ala di Levante nella parte più vicina al fiume Arno, mentre la biglietteria sarà posizionata negli spazi dell’ala di Ponente. Nell’area sotterranea dell’ala di Levante, accessibili e utilizzabili dal personale, sono state restaurate anche le antiche scuderie medicee.
Durante il processo di restauro delle sale sono iniziate anche delle ricerche archeologiche come già concordato tra archeologi e architetti della Soprintendenza e delle Gallerie. Così nascosti in questi luoghi sono stati fatti numerosi ritrovamenti come depositi di ceramiche, vetri, metalli, ossa animali recuperati, numerose sepolture, e i resti di antiche fondazioni.