Firenze – La presentazione della prestigiosa collezione 2022 di Tornabuoni Arte diventa l’occasione ideale per inaugurare il nuovo spazio di arte antica in Via de’ Tornabuoni, 5 all’interno del cinquecentesco Palazzo Strozzi del Poeta a Firenze. La galleria appena allestita è un luogo altamente simbolico. Proprio da queste mura, nel 1981, Roberto Casamonti ha iniziato la sua fortunata avventura nell’arte contemporanea, e adesso torna nella stessa sede, acquisita e rinnovata, con dei capolavori di arte antica.
Venerdì 18 marzo alle ore 18.30 Tornabuoni Arte ha presentato “Dipinti e Arredi Antichi 2022” dove sarà esposta nelle due sedi del palazzo trecentesco di Via maggio 40r, e in quella di Via de’ Tornabuoni 5, la collezione accuratamente selezionata per quest’anno con le nuove acquisizioni. Contemporaneamente avverrà l’inaugurazione dello spazio nella via dei celebri brand internazionali.
Via de’ Tornabuoni 5 ha rappresentato per Roberto Casamonti un fondamentale trampolino di lancio che, grazie alle sue rare doti manageriali e uno straordinario fiuto per tutto ciò che riguarda il mondo dell’arte, le ha permesso di espandersi con numerose gallerie in Italia e nel mondo.
Infatti, oltre alle due sedi destinate alla collezione di arte antica e una di arte moderna e contemporanea a Firenze, Tornabuoni Arte è presente a Milano, Parigi e Forte dei Marmi.
“È stata una grande emozione per me – spiega Roberto Casamonti – avere l’opportunità di aprire la galleria nel luogo dove ho iniziato, ho ritrovato persino una vecchia insegna d’allora. Qui ho fatto mostre di Lucio Fontana, Emilio Vedova, Sebastian Matta ed altri ancora; è il luogo dove ho trovato i miei più affezionati clienti che hanno supportato il mio lavoro degli anni a seguire”.
La scelta di affiancare alla galleria di arte moderna un salone di pitture, sculture, mobili e arredi antichi è arrivato un po’ più tardi, nel 2006, ospitando fin da subito opere qualificate di varie epoche, dal Medioevo all’Ottocento, in un susseguirsi di stili e tendenze. Da quel tempo la già ricca collezione si è ampliata con una notevole serie di capolavori, con soggetti storici, mitologici, di arte sacra e profana.
Tra queste opere senza tempo è esposto un Tabernacolo eucaristico in terracotta invetriata, realizzato verso il 1440 che Giancarlo Gentilini ha collegato ad Andrea della Robbia. Rappresenta un tipo di tabernacolo che secondo Gentilini si trova in altre edicole per il Sacramento realizzate dai della Robbia, come gli esemplari conservati a San Pietro ad Anchiano presso Borgo a Mozzano e a Cappella, nel lucchese.
Una particolare Arianna addormentata di Benedetto Cacciatori, deliziosa e raffinata scultura in marmo del 1830 circa, replica di un modello antico di arte romana presente nei Musei Vaticani e alle Gallerie degli Uffizi, e la settecentesca Madonna col bambino e le anime del Purgatorio, un quadro che richiama la produzione pittorica veneziana di Luca Giordano e il cui autore è il fiorentino Giovanni Camillo Sagrestani. Una perla ottocentesca riguarda il Mosè abbandonato dalla madre del napoletano Giuseppe Mancinelli tratto da un famoso episodio biblico.