Gli Amici della Musica e il tempo della memoria

Sabato 18 Gennaio gli Amici della Musica  (Teatro della Pergola, ore 16), ospitano una formazione che ritorna nei cartelloni degli Amici della Musica di Firenze dopo quasi dieci anni di assenza. Si tratta del Quartetto Jerusalem, formato da musicisti di origini israeliane, nominato nella categoria Artist of the Year 2013 ai Gramophone Awards (assieme a John Eliot Gardiner e Jonas Kaufmann), protagonista di tournées di successo in America e di pluripremiate incisioni (i Quartetti di Haydn e Mozart, il Quartetto “La morte e la fanciulla” di Schubert), salutato con entusiasmo dal Times per “passione, precisione, calore”, e che si presenta con un programma di grandi classici della letteratura cameristica: il Quartetto KV 589 di Mozart, il secondo dei tre Quartetti “Prussiani” e capolavoro della maturità, il Quartetto n.1 di Janacek, detto “Sonata a Kreutzer” perché ispirato all’omonimo romanzo di Lev Tolstoj, il Quartetto op.106 di Dvorak, penultimo del corpus quartettistico del compositore, omaggio ai ritmi e alle melodie della patria Boemia.
Domenica 19 Gennaio, al Saloncino del Teatro della Pergola (ore 21), si conclude la mini rassegna ideata e interpretata da Andrea Lucchesini insieme ad artisti come  la violinista Sonig Tchakerian, il violista Enrico Carraro, il violoncellista Enrico Dindo, il clarinettista Gabriele Mirabassi, protagonisti di un concerto dedicato al Giorno della memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Due gli autori e due le partiture scelte come emblema dello sterminio del popolo ebraico: Hans Krása (1899-1944), compositore praghese autore della celebre opera per bambini Brundibàr, deportato e assassinato ad Auschwitz, qui autore della Passacaglia e Fuga per trio d’archi, l’ultimo suo lavoro; Olivier Messiaen (1908-1992), internato nel lager nazista di Görlitz – al quale sopravvisse – e che qui scrisse il suo  Quatour pour la fin du temps, pagina carica di tensioni mistiche destinata a un insolito organico di clarinetto, violino, violoncello e pianoforte, eseguito per la prima volta proprio in una baracca di quel campo, davanti a un folto pubblico di prigionieri e guardie. “Questa musica ci riscatta tutti. Non ci riporta dove siamo, ma a quello che siamo”, disse un prigioniero a Messiaen, terminata l’esecuzione. Sandro Cappelletto, scrittore e storico della musica, nota voce radiofonica di Rai-Radio Tre e autore di testi per il teatro, accompagnerà i vari momenti del Quatuor di Messiaen con le riflessioni delle sue parole: “La scrittura di Messiaen, ora ritmicamente travolgente, ora estatica, riesce a fermare la direzione vettoriale del tempo, creando un tempo interiore dell’ascolto, al quale è necessario abbandonarsi”.

Biglietti:   – Sabato: 14-25 (interi), 12-21 (ridotti)
– Domenica: 16-25 (interi), 14-21 (ridotti)
euro 5 (Carta Giò del Comune di Firenze)
Info:  Amici della Musica Firenze, tel. 055608420, www.amicimusica.fi.it, info@amicimusica.fi.it

 

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