Conoscevo bene la sua storia, il lavoro egregio fatto da Direttore di Fiorentinambiente e da collaboratore di Federambiente nazionale, e ricordavo anche le grandi difficoltà vissute drammaticamente nel corso della crisi dello smaltimento dei rifiuti dell’area fiorentina dei primi anni ’90, e ho potuto apprezzarne le qualità umane e morali. Soprattutto mi stupii della disponibilità ad assumere quel delicato incarico, in un area del Paese così difficile, avendo ancora sulle spalle il peso di un’esperienza così faticosa a Firenze.
Come immaginavo, e non poteva essere altrimenti, accettò la proposta, in uno spirito di servizio. Ho apprezzato il suo modo di fare e non ho mai avuto dubbi sulla serietà e la trasparenza di ogni suo comportamento, nello spirito del servitore dell’interesse pubblico e di uomo di grande competenza che lo ha sempre caratterizzato.
Il processo alla gestione dei rifiuti a Napoli si è concluso, dopo 10 anni, con l’assoluzione piena di tutti gli imputati perché il fatto non sussiste: in questo processo era coinvolto l’Ing. Giuseppe Sorace, cittadino fiorentino. Un’assoluzione arrivata troppo tardi per lui, ma che abbiamo voluto ricordare pubblicamente, nella sede più autorevole, in Palazzo Vecchio, alla presenza delle più alte autorità comunali, a partire dal Vicesindaco Dario Nardella, e di tanti amici e colleghi che hanno avuto il bisogno di dire due parole in suo ricordo.
Sorace fu chiamato dal Commissario per i Rifiuti a Napoli a seguire la realizzazione dell’inceneritore di Acerra, era il Responsabile Unico del Procedimento, che portò avanti fino alla certificazione del 93% dei lavori. Per la sua generosità e disponibilità verso la cosa pubblica accettò di essere coinvolto dal Commissario, come tecnico, nell’ambito della gestione dei rifiuti commissariale dando suggerimenti e pareri e per questa sua disponibilità venne coinvolto in questa inchiesta subendo anche un arresto. Di questa vicenda, che lo colpì profondamente, Sorace non è riuscito a vederne la fine, e non sappiamo quanto questo abbia influito sulla sua salute; certamente questi eventi non hanno agevolato il percorso di quella malattia che poco più di un anno fa lo ha portato alla morte.
Credo che sia stato giusto, anche a nome della famiglia, ricordarlo e allo stesso tempo riabilitare la sua figura agli occhi dell’opinione pubblica, che è stata così informata della definitiva assoluzione di un professionista onesto e competente.
Sorace è stato prima di tutto importante per Firenze. E’ permanente il ricordo di quello che ha realizzato per la città, dall’ammodernamento dell’acquedotto di Firenze, oggi diventato Publiacqua, e del Quadrifoglio – allora Asnu e poi Fiorentinambiente – che oggi sono due realtà importanti che gestiscono con efficienza e qualità il sistema idrico e quello dei rifiuti per conto di noi tutti.
Un uomo e un tecnico di grandi qualità umane e professionali, che ha fatto la storia dei servizi pubblici locali di Firenze. E come tale questa città conserverà per l’Ing. Sorace un’eterna stima e gratitudine.
Alfredo De Girolamo