Firenze – Giuseppe Fiorello incontra (e parla con) se stesso bambino, ride della sua timidezza, ormai superata, e fa rivivere le storie, le immagini e i racconti del padre attraverso un vastissimo repertorio di canzoni di Modugno. Dopo il successo riscosso nella Stagione scorsa, sabato e domenica approda al Verdi di Firenze PENSO CHE UN SOGNO COSÌ lo spettacolo di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni con la regia di regia Giampiero Solari e le musiche eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma.
Lo spettacolo (presentato da Nuovo Teatro e IBLA Film) racconta emozioni, vissuti, legami che travalicano i confini dell’auto biografia dell’attore e coinvolgono lo spettatore che si specchia nei rapporti padre-figlio, rivive sulla sua pelle le atmosfere di un’Italia che sta crescendo in pieno boom economico, e si emoziona sulle note di Domenico Modugno. “Mio padre voleva fare l’artista –dice Beppe Fiorello – ma non è mai riuscito a realizzare quel sogno perché non era facile. Lui è il protagonista di questo spettacolo, quindi finalmente e ho realizzato il suo sogno: salire sul palcoscenico e fargli raccontare una storia.”