Prato – Presentata ieri 28 giugno la nuova giunta della sindaca di Prato Ilaria Bugetti. Una squadra formata da cinque uomini e cinque donne, compresa la prima cittadina. Inoltre è l’unico esperimento politico in Toscana che vede il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle governare insieme, in virtù di quel “campo largo” tanto caro alla segreteria del Nazareno e dal segretario provinciale pratese Marco Biagioni. Confermati i nomi che giravano ufficiosamente in città già da qualche giorno con l’aggiunta a sorpresa del sindacalista Cgil Sandro Malucchi, che ha la delega alle politiche sociali. Al suo terzo mandato e nel segno della continuità Simone Faggi vicesindaco con deleghe a protezione civile, polizia municipale, partecipate e ambiente; Chiara Bartalini del M5S assessora a turismo, gemellaggio e memoria; Marco Biagioni alla transizione ecologica; Diego Blasi al centro storico, servizi ai cittadini, università e ricerca; Maria Logli alla città contemporanea, pari opportunità e politiche giovanili; Cristina Sanzò a mobilità e bilancio; Marco Sapia ai lavori pubblici, patrimonio e frazioni; Benedetta Squittieri a innovazione, economia circolare e sviluppo economico. «Questa,- così la sindaca, – è la squadra che mi accompagnerà nei prossimi anni consapevole che abbiamo insieme un programma di coalizione ambizioso. Che rappresenta il punto di sintesi tra continuità e innovazione e che mira a cogliere le sfide che ci aspettano, che sappia leggerle e soprattutto che non lascerà indietro nessuno. Abbiamo un progetto di governo ambizioso e mi fa piacere che trovino rappresentanza in consiglio quasi tutte le liste che hanno sostenuto la coalizione, valorizzeremo tutti. Vogliamo una città che corra veloce, che guardi all’Europa e all’economia circolare. E puntiamo sulla presenza forte sui territori. Ognuno ha una delega, ma saremo trasversali”. Ma proprio sulle deleghe, quelle di peso che la neo sindaca si è tenuta per sé: urbanistica, sport, cultura e pubblica istruzione,anche a seguito delle incalzanti domande dei giornalisti, ha così spiegato,-All’inizio c’è la necessità di dare un’imprinting su materie che ho già affrontato in prima persona». Mentre sulle liste civiche e Alleanza Verdi e Sinistra rimaste fuori,- Ci saranno consiglieri con deleghe e valuteremo in seguito».
Nel gioco dei pesi e contrappesi politici è evidente che la neo giunta Bugetti segna un punto a favore dell’area Schlein,mentre quella riformista ne esce piuttosto indebolita. Almeno per ora. Manca infatti all’appello la casella del Presidente del Consiglio comunale e se la scelta dovesse cadere, come si vocifera, sul dem di area riformista Lorenzo Tinagli personalità politica vicina all’ex sindaco Biffoni, sarebbe la conferma di quella continuità che in molti del partito democratico dalle due anime si aspettano.