L’ennesimo atto arrogante di Iren, con l’avallo del Sindaco suo fedele servitore (con relativa recente prebenda): la sospensione del servizio del giro verde per ridurre i propri costi di gestione.
Allora si riduca la Tari, una delle più care in regione.
E si paghino i rifiuti effettivamente prodotti.
I sacchi di fogliame secco abbandonati in diverse aree della città sono l’emblema dell’attuale rapporto tra Iren e collettività, rapporto che rischia di peggiorare ulteriormente se il disastroso progetto di multiutility del nord dovesse andare in porto: cittadine e cittadini sono mucche da mungere a qualunque costo, altro che rapporto privilegiato col territorio.
Una vergogna dunque, cui il Comune non intende porrre rimedio, con evidenti e spiacevoli conseguenze sul decoro urbano, soprattutto in prossimità del periodo natalizio.
In attesa dunque dell’auspicata applicazione della tariffa puntuale e del porta a porta spinto, il Comune di Reggio, socio di Iren per l’8,34%, si faccia promotore della proporzionale riduzione della tassa, in coerenza coi minori costi del servizio: altrimenti preannuncio pubblicamente fin da oggi il mio impegno a promuovere una campagna di autoriduzione della bolletta.
Civismo è difendersi dall’protervia di un mostro ormai in palese contrasto con gli interessi della comunità e pagare il giusto.
Ed è ciò che faremo.