Firenze – Il Giro dell’Emilia disputato questo pomeriggio con arrivo al culmine dell’aspro colle di San Luca a Bologna è stato vinto per distacco dal 24enne russo Alexsandr Vlasov.
Al secondo posto il portoghese Almeida a9”, al terzo il toscano di Donoratico Diego Ulissi a 18”. Deludente la prova di Vincenzo Nibali che cedeva proprio sulla salita finale e terminava settimo a 45”.
Dunque non finisce la sofferta serie negativa per il nostro ciclismo. Settima corsa in Italia e settima vittoria straniera.
Al conforto per il terzo posto del nostro campione Ulissi (è un favorito domenica nel campionato italiano) si deve aggiungere la splendida e coraggiosa prova di Giovanni Visconti e Andrea Garosio un tandem della “Vini Zebu KTM” di San Baronto veri protagonisti della corsa. Era Garosio ad attaccare sbriciolando il gruppo. Lunga solitaria fuga fino a quando non veniva raggiunto dal suo capitano Visconti.
I due “toscani” tiravano dritto per molti chilometri arrivando a guadagnare un consistente vantaggio sugli allarmati inseguitori. Proseguivano nella fuga con la speranza di concludere con successo il loro sorprendente e coraggioso assalto. Non andava così. Ad una decina di chilometri dall’arrivo il loro sogno sfumava. Ma valeva la pena di tentare. E rimane un’azione di valore tecnico e tattico. Ed era merito loro se la corsa esplodeva ed i corridori giungevano al traguardo alla spicciolata.
————————
TRICOLORE IN PALIO – Domenica prossima 23 agosto campionati italiani professionisti in linea (il giorno prima i titoli a cronometro) con partenza da Bassano del Grappa ed arrivo a Cittadella. Un percorso da passisti veloci.
Al via anche due squadre toscane. “Amore e Vita Prodir” di Lunata di Lucca con Davide Apollonio, Marco Tizza e Riccardo Marchesini.
La “Vini Zebu KTM” di San Baronto Pistoia sarà in campo in forze : Giovanni Visconti, Lorenzo Rota, Umberto Marengo, Marco Frapposti, Andrea Garosio, Lorenzo Fortunato, Matteo Busato e Luca Wackermann che proprio oggi martedì ha vinto la prima tappa del Tour de Limousin.
Foto : Alexsandr Vlasov